Il nuovo CEO di FTX dà la colpa del crollo a “pratiche inaccettabili”: ecco cosa è accaduto

Ruholamin Haqshanas
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John Ray III, il nuovo CEO dell’exchange in bancarotta FTX, ha le idee chiare in merito alle ragioni del crollo dell’azienda di cui è subentrato a capo. Secondo lui, infatti, il precedente CEO, Sam Bankman-Fried, non aveva alcun tipo di controllo aziendale e la società era sorprendentemente priva di qualsiasi tipo di rendicontazioni finanziarie.

Ray è un esperto di fallimenti, infatti ha già supervisionato il crollo del colosso energetico Enron, e nelle osservazioni rilasciate lunedì, prima della sua testimonianza, afferma di non aver mai assistito nella sua intera carriera a un simile e “totale fallimento” dei controlli aziendali.

Secondo Ray:

Il crollo del gruppo FTX sembra derivare dall’assoluta concentrazione del controllo nelle mani di un ristretto gruppo di individui tutt’altro che sofisticati, anzi chiaramente grossolani e del tutto inesperti, i quali non sono riusciti a implementare nessuno dei sistemi e dei controlli necessari a garantire la perfetta salute di un’azienda alla quale vengono affidati i fondi delle persone.

L’accusa principale mossa contro l’ex CEO di FTX riguarda ovviamente la società di trading quantitativo Alameda Research, fondata dallo stesso SBF, che avrebbe dovuto agire come un’entità completamente separata ma che invece stava usando il denaro dei clienti di FTX per investire in operazioni finanziarie ad alto rischio.

Ray, dopo essersi insediato come nuovo CEO, ha confermato che “le risorse dei clienti di FTX.com erano mescolate con quelle della piattaforma di trading Alameda Research” e che questo finirà col rappresentare un grave problema per SBF, per altri dirigenti di FTX e per la CEO di Alameda Caroline Ellison.

Ray ha poi evidenziato una serie di altri importanti problemi, a cominciare dalla mancanza di documentazione sulle transazioni di quasi 500 investimenti effettuati con FTX Group. Inoltre ha affermato che l’azienda non ha prodotto documentazione certificata relativa ai bilanci e che non disponeva di personale finanziario incaricato della gestione dei rischi.

Nella giornata di lunedì, SBF è stato arrestato dalla polizia delle Bahamas dopo che i pubblici ministeri statunitensi avevano presentato in modo formale pesanti accuse penali contro di lui. Secondo fonti locali, il governo delle Bahamas accoglierà quasi sicuramente la richiesta di estradizione di SBF negli Stati Uniti.

L’arresto di SBF è stato confermato dalle forze dell’ordine del distretto meridionale di New York, che stanno indagando sulla bancarotta di FTX, mentre la Commissione di Sicurezza per gli Scambi SEC ha affermato in un tweet di avere emesso ulteriori accuse nei confronti di Sam Bankman-Fried, che sono state archiviate pubblicamente oggi, relative alle “violazioni delle leggi sui titoli”.

Da parte sua SBF continua a negare di essere stato a conoscenza del fatto che la società Alameda stesse usando i fondi dei clienti FTX in investimenti ad alto rischio.

Nella sua recente intervista alla BBC, infatti, Sam Bankman-Fried ha candidamente ammesso la sua incompetenza ma ha negato le accuse di frode, dichiarando: “Non ho commesso consapevolmente una frode, non credo di aver commesso una frode, non volevo che accadesse nulla di tutto questo. Di certo non ero così competente come pensavo di essere”.

 

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