Il presidente della Fed ha dichiarato: “il processo deflazionistico è iniziato” – Bitcoin vola oltre 24.000 dollari

Sauro Arceri
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Il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell - Fonte: AFP/GETTY IMAGES
Il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell – Fonte: AFP/GETTY IMAGES

Giovedì (2 febbraio 2023), il prezzo del Bitcoin ha superato il livello di 24.000 dollari per la prima volta dal 16 agosto 2022, e questo è accaduto anche grazie ai commenti rilasciati ieri dal presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, durante la conferenza stampa del FOMC.

Durante i giorni scorsi l’attesa della conferenza stampa era cresciuta in maniera esponenziale, al punto da generare un impatto significativo anche sul mercato delle criptovalute che, poco prima dell’inizio della conferenza, ha fatto registrare un leggero movimento al ribasso dei prezzi.

Ieri però, dopo che la Fed ha annunciato un aumento dei tassi di interesse di 25 punti base proprio come era stato auspicato dagli analisti, gli investitori hanno tirato un sospiro di sollievo e i prezzi hanno ricominciato a risalire. Il momento clou è arrivato quando Powell, durante la conferenza stampa del FOMC (iniziata alle 19:30 UTC), ha dichiarato:

“Ora possiamo dire, credo per la prima volta, che il processo deflazionistico è iniziato… lo vediamo davvero nei prezzi dei beni”.

Circa cinque ore dopo l’inizio della conferenza stampa del FOMC, Bitcoin ha subito una repentina impennata sfondando letteralmente il livello di 24.000 dollari e raggiungendo un picco di 24.193 dollari alle 00:50 della giornata odierna (2 febbraio 2023).

Secondo i dati di TradingView, uno dei fattori principali che hanno contribuito ad alimentare l’improvviso burst della principale criptovaluta, è stato proprio l’atteggiamento dovish della Fed.

Fonte: TradingView
Fonte: TradingView – Cryptoglobe

Ecco cosa dicono alcuni popolari analisti di criptovalute sulla recente azione dei prezzi del Bitcoin

Subito dopo lo scoppio di Bitcoin, è cominciato un intenso “cinguettio” su Twitter. Le reazioni degli investitori e degli analisti sono state immediate; Mags di TheScalpingPro ha subito sottolineato la comparsa, sul grafico di BTC, di un “massivo schema inverso Head-and-Shoulders”.

L’analista Kaleo, di CryptoKaleo, ha invece richiamato l’attenzione sulla “calamita” del livello di 30.000 dollari, che in molti si aspettano di raggiungere già entro i prossimi giorni.

The Wolf of All Streets mantiene una posizione più moderata invece, e stabilisce a 25.212 dollari la prossima resistenza cruciale di BTC.

La voce dei detrattori…

Ovviamente non sono mancate le reazioni dal fronte opposto alle criptovalute. In un articolo pubblicato ieri dal Wall Street Journal, Charlie Munger ha scritto che Bitcoin dovrebbe essere vietato:

“Si tratta invece di un contratto di gioco d’azzardo con un margine di quasi il 100% per la Casa, stipulato in un Paese in cui i contratti di gioco d’azzardo sono tradizionalmente regolamentati solo da Stati che competono in lassismo […] Gli Stati Uniti dovrebbero promulgare una legge federale per impedire che questo accada”.

…e quella di chi è a favore

Il co-fondatore e presidente esecutivo di MicroStrategy, Michael Saylor, ha invece sottolineato che il FASB sta progettando di pubblicare una proposta che richieda alle aziende di utilizzare la contabilità al valore equo per il Bitcoin:

Il tweet di Saylor è anche un potente reminder che la decisione di integrare le criptovalute nell’economia tradizionale non è una tendenza che si sta affermando soltanto negli Stati Uniti, ma anche in molti altri Paesi del mondo.

Argentina e Brasile hanno entrambi iniziato un processo di regolamentazione e tassazione delle crypto, il governo di El Salvador ha aperto completamente il paese al Bitcoin. Il governo australiano ha recentemente potenziato la sua rete di ATM crypto e ora sta lanciando un progetto di stablecoin nazionale; perfino la Cina ha cambiato direzione in merito alle criptovalute, soprattutto grazie alla rapida espansione dello Yuan digitale

 

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