Il prezzo di Aptos va alle stelle, ma queste tre crypto potrebbero fare il botto

Il prezzo di Aptos è sceso del 2% nelle ultime 24 ore, andando a 13,12$ dopo un fine settimana molto positivo per il token layer-one. Il suo prezzo attuale rappresenta un consistente guadagno del 61% in una settimana e un notevole aumento del 250% negli ultimi 30 giorni. Di fatto APT è tra le migliori cento coin con le performance più esaltanti di questi tempi.
Eppure per quanto forte sia stata la performance di APT nelle ultime settimane, non è detto che riesca a mantenere questo andamento per tutto l’anno. Diverse nuove altcoin, invece, potrebbero rivelarsi molto più interessanti e con grande potenziale pronto a esplodere. Una volta quotate i profitti potrebbero andare alle stelle dati i promettenti fondamentali.
Esplode il prezzo di Aptos
Il grafico di APT mostra la portata delle performance nelle ultime settimane. In particolare, la sua media mobile a 30 giorni (rosso) ha eclissato quella a 200 giorni (blu), dimostrando sotto un punto di vista tecnico che APT ha goduto di un grande breakout rialzista.

Il problema è che, proprio per via della SMA a 30 giorni così alta, potrebbe essere in arrivo una correzione necessaria. Il sospetto è rafforzato dall’indice di forza relativa (viola), che dopo aver toccato quota 90 è sceso costantemente verso 50, e potrebbe scendere ancora.
Non importa esattamente quando o come, ma è inevitabile una perdita per APT nel breve termine, seppure i fondamentali della crypto si attestino tra i più solidi al momento. Nata sulle ceneri del primo fallimentare progetto crypto di Meta (sfrutta lo stesso linguaggio di programmazione Move), è stata lanciata a ottobre e ha già raggiunto il valore massimo di 13,73$.
Con premesse simili e considerando che Aptos ha raccolto centinaia di milioni di dollari per finanziare il proprio sviluppo, sono in tanti a credere nel successo a lungo termine del progetto. In teoria, il linguaggio Move rende Aptos altamente scalabile, anche se il tasso di adozione e utilizzo sono ancora piuttosto scarsi.
In effetti, c’è chi mette in dubbio se riuscirà a mantenere tutte le promesse fatte. Per esempio, gli sviluppatori sostengono che si possa arrivare a 100.000 transazioni al secondo, ma al momento del lancio sono state solo 4 tps, poi 27 tps nei giorni successivi, ben al di sotto del tetto teorico.
Forse più pesante è l’accusa della distribuzione dei token APT altamente centralizzata. L’80% della supply di un miliardo di token è attualmente in staking, il che indica che la maggior parte dell’offerta è riservata agli addetti ai lavori, e non al mercato o a una più ampia comunità di utenti.
In risposta a queste critiche, Aptos ha modificato i termini della distribuzione dei token, il 49% ai principali autori, alla Fondazione Aptos e agli investitori privati. Il restante 51% è stato destinato alla “comunità”, ma è probabile che anche in questo caso si intendono gli sviluppatori.
Aptos sembra dai presupposti una criptovaluta piuttosto centralizzata e potrebbe faticare a guadagnarsi la piena fiducia della più ampia community crypto. Non si può negare che abbia avuto delle settimane molto positive, il che potrebbe indicare una posizione favorevole da parte del mercato.
Le criptovalute sono altamente volatili e non regolamentate. Nessuna tutela del consumatore. Potrebbe essere applicata una tassa sugli utili.
Vale la pena investire in Aptos adesso?
Dato che APT sembra essere al culmine del rally, potrebbe essere sull’orlo di una flessione. Per questo motivo, gli investitori potrebbero scegliere di non acquistare l’altcoin fino a quando non sarà completata la correzione e toccherà il fondo. Potrebbe dunque essere il momento giusto per cercare delle alternative.
In particolare, i token in prevendita offrono buone opportunità di ottenere grandi profitti anche durante un mercato ribassista. È stato il caso di Tamadoge (TAMA), per esempio, che è aumentato del 1.800% rispetto al suo prezzo di prevendita lo scorso anno, quando è stato quotato da OKX in ottobre.
Viste queste premesse, abbiamo scelto tre prevendite di token tra le più promettenti in corso in questo momento. Ognuna di esse coinvolge progetti solide premesse, team di talento e roadmap chiare, che danno a ciascuna una forte possibilità di successo.
Meta Masters Guild (MEMAG)
Con la sua prevendita tuttora in corso ha raccolto oltre 1,2 milioni di dollari, Meta Masters Guild è una piattaforma play-to-earn che sta rapidamente conquistando gli investitori. Infatti da poco si è chiusa la seconda fase della prevendita e il prezzo del token MEMAG è passato da 0,01$ a 0,016$.
Il lancio del suo primo gioco, Meta Kart Racers, è previsto per il terzo trimestre del 2023. Meta Masters Guild è una gilda di videogame specifici per mobile che svilupperà una serie di giochi Web3 e play-to-earn. Il suo token nativo, MEMAG, sarà utilizzato per la governance, lo staking e l’acquisto di oggetti ed NFT.
Fight Out (FGHT)
Fight Out (FGHT) è una piattaforma move-to-earn che al suo lancio, previsto per il secondo trimestre di quest’anno, combinerà allenamenti reali e Web3. L’obiettivo è far progredire il settore del move-to-earn, lanciando un’ampia gamma di allenamenti e attività, tra cui boxe, culturismo e yoga, offrendo anche una serie di corsi in-app e in varie palestre del mondo.
La prevendita dei token è partita a dicembre e già sono stati raccolti oltre 3,2 milioni di dollari, 1 FGHT al momento è venduto a 0,0166 dollari. La vendita terminerà il 31 marzo, mentre la quotazione su exchange è prevista per il 5 aprile. Vale la pena tenere a mente questa data perché è il momento in cui l’altcoin potrebbe realizzare rendimenti da capogiro per i primi investitori.
Vai alla prevendita di FightOut
C+Charge (CCHG)
C+Charge (CCHG), che opera su BNB Chain, è un network per i pagamenti peer-to-peer delle ricariche dei veicoli elettrici. In prevendita ha raccolto poco più di 370.000 dollari, vuole usare i fondi per finanziare lo sviluppo del progetto che mira a utilizzare la blockchain e le criptovalute per democratizzare l’accesso ai crediti di carbonio. Il suo token nativo CCHG sarà utilizzato all’interno del network per pagare le ricariche delle auto elettriche.
C+Charge userà i crediti di carbonio basati su NFT per ricompensare i clienti che hanno scelto la propria rete di stazioni per la ricarica delle loro auto, premiando la scelta ecologica degli automobilisti. Inoltre è già stato siglato un accordo con Flowcarbon e Perfect Solutions Turkey, per inglobare alla propria rete un ulteriore 20% delle colonnine di ricarica in Turchia.
Vai alla prevendita di C+Charge