Bluesky – Il social decentralizzato di Jack Dorsey è pronto al lancio: Twitter deve temere il peggio?

Marcello Bonti
| 2 min read

Finalmente Bluesky atterra su store, l’App Store di Apple per la precisione. Ma anche se da oggi 1 marzo è possibile visualizzare la tanto attesa applicazione per smartphone del papà di Twitter, si tratta di una versione beta accessibile solo su invito.

I primi beta tester hanno iniziato a provare il nuovo social decentralizzato di Dorsey già lo scorso 17 febbraio e il 28 erano già 2.000. Da oggi, 1 marzo, è possibile ottenere nuovi codici per invitare altri utenti a partecipare al test del nuovo social decentralizzato. Infatti, sebbene sia possibile scaricare l’app su dispositivo iOS, non è possibile ancora accedere senza invito e gli utenti Android o desktop dovranno aspettare il lancio ufficiale.

L’ex CEO di Twitter, Jack Dorsey, ha iniziato a parlare pubblicamente del suo nuovo progetto decentralizzato Bluesky nel 2019. Nel 2021 ha preso parte al progetto Jay Graber in qualità di CEO.

La Graber collaborava di Zcash, non un aspetto secondario se si considera che il protocollo crypto Zcash nasce nel 2016 con la sua tecnologia Zero Knowledge Proof in risposta alle esigenze di privacy e sicurezza che la blockchain di Bitcoin non era in grado di garantire vita la sua natura pubblica. Da oggi basta scriverle per cercare di ottenere un invito e testare la nuova app.

Bluesky non ha collegamenti diretti con la tecnologia blockchain o le crypto in particolare, seppure la sua stessa ragion d’essere la rende molto vicina all’etica crypto.

Bluesky è la versione decentralizzata di Twitter


Il social decentralizzato di Dorsey utilizza un protocollo AT, definito come una rete per archiviare i dati in modo decentralizzato. In questo approccio somiglia molto alla tecnologia blockchain, perché garantisce agli utenti il possesso dei propri dati, quindi la loro portabilità e l’assoluto controllo.

In un epoca in cui i big data sono considerati il nuovo oro nero, non c’è da sottovalutare la portata di questo approccio che rimette al centro della questione il titolare dei dati prodotti.

Lo scorso ottobre, Graber ha spiegato che il tipo di crittografia su cui si basa il protocollo AT si può integrare senza troppa difficoltà con le criptovalute.

L’ingresso di Bluesky sul mercato potrebbe essere davvero tempestiva. Da quando Elon Musk ha acquisito Twitter tanti utenti hanno scelto di abbandonare la piattaforma alla ricerca di alternative decentralizzate come la rete federata Mastodon.

D’altra parte, dopo l’improvviso boom di interessi nei confronti di Mastodon, il numero di iscritti è passato da 2,5 milioni, molti dei quali in fuga dalla nuova gestione di Twitter, a 1,4 milioni. Bluesky dovrà fare i conti con questo approccio altalenante ai social da parte degli utenti.

Bluesky è in buona compagnia con altri social decentralizzati e su blockchain lanciati di recente. Nostr ha lanciato Damus l’1 febbraio, mentre Emurgo ha lanciato la sua rete Spot incentrata su Cardano il 16 febbraio. Lens Protocol, collegato ad Aave, è stato lanciato a metà del 2022.

La versione decentralizzata di Twitter, è così che si presenta al momento Bluesky nelle recensioni che ne hanno fatto i betatester finora, dovrà affrontare varie sfide. La prima è quella di coinvolgere il pubblico mainstream delle opportunità di profitto che si celano nella gestione dei dati personali. Oltre ad aprire gli occhi del pubblico sulla necessità di variare algoritmo per decidere in prima persona di quali contenuti fruire.

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