Incredibile! Dichiara bancarotta un’impresa “piramidale” brasiliana

Gaia Rossi
| 1 min read

 

ImpresaIndeal, la società brasiliana sospettata di aver messo in atto uno schema piramidale crypto del valore di circa 193 milioni di dollari, ha dichiarato bancarotta.

A maggio 2019 l’azienda era stata al centro di un’importante operazione di polizia, soprannominata “Egypt”. La polizia aveva collaborato con l’agenzia fiscale nazionale per arrestare diverse persone legate a Indeal. Gli agenti hanno ispezionato 25 indirizzi e hanno sequestrato diversi beni, come ad esempio pietre preziose e auto di lusso.

A quei tempi  la polizia dichiarò che un numero di investitori compreso tra 23.000 e 55.000 avevano versato i propri fondi nello schema piramidale. Gli investitori dichiararono che gli era stato promesso di ricevere guadagni del 15% in sole quattro settimane dall’investimento iniziale.

Le autorità hanno però affermato che l’azienda operava senza i permessi richiesti dalla Banca centrale e dalla Commissione brasiliana per i valori mobiliari (CVM).

Sospetto di schema piramidale – Perché ha dichiarato bancarotta?


Alla fine dello scorso anno il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha accolto la richiesta del governo brasiliano di sequestrare 25,7 milioni di dollari di crypto da wallet con sede negli Stati Uniti.

Questa sembra essere stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso per Indeal. Il media brasiliano Criptofacil ha riferito che il Tribunale Regionale degli Affari del Distretto di Novo Hamburgo, nel Rio Grande do Sul, ha dichiarato ufficialmente il fallimento della società.

Questo significa che non è possibile avanzare nuove richieste finanziarie nei confronti dell’azienda. Adesso che il fallimento è stato completato, il tribunale ha preso il controllo dei beni rimanenti di Indeal, tra cui “immobili, veicoli e asset finanziari”.

Oltre a ciò Indeal dovrà combattere le cause intentate prima di dichiarare bancarotta.

L’anno scorso la polizia ha chiuso un altro presunto schema piramidale crypto che coinvolgeva un token chiamato Mindexcoin.

Secondo quanto riferito dalla polizia il presunto schema potrebbe aver accumulato investimenti per 769 milioni di dollari. La polizia ritiene che la mente del progetto sia un personaggio famoso, soprannominato lo “sceicco di Bitcoin”.

 

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