Le insidie del mercato crypto: nascoste tra mancanza di regole e perdite da capogiro

Marcello Bonti
| 5 min read

Le storie che ha prodotto il mercato delle crypto negli ultimi anni sono stravolgenti. Fortune milionarie si sono formate nel giro di pochi mesi e in pochi giorni imperi sono crollati in maniera definitiva.

Il mondo delle criptovalute può essere tanto affascinante quanto scoraggiante. È incontestabile il fascino che esercita l’idea di investire in criptovalute per ottenere immediati guadagni, ma i pericoli a cui si può andare incontro sono più di quanto si possa credere.

I problemi non riguardano solo le ingenti perdite in apparenza immotivate, anche sul piano legale e fiscale il mondo delle criptovalute presenta sfide uniche che richiedono risposte mirate.

I rischi e le promesse degli investimenti crypto


Le criptovalute hanno catturato l’attenzione del mondo, promettendo libertà finanziaria e opportunità di guadagno. Ma sotto la superficie le cose sono ben più complesse.

La volatilità del mercato è una caratteristica tipica del mondo delle criptovalute. Le drastiche fluttuazioni dei prezzi possono erodere le fortune degli investitori da un giorno all’altro.

L’imprevedibilità, seppure esaltante, porta spesso a decisioni impulsive e a fare passi falsi, cosa che contribuisce a registrare perdite. La mancanza di regole chiare aggrava ulteriormente il problema, lasciando gli investitori in balia delle fluttuazioni del mercato senza appigli.

È il caso degli investitori che sono entrati nel mercato durante il boom del 2017. Questi hanno subito perdite significative quando la bolla è scoppiata. Tanti, attirati da storie di illustri signor nessuno diventati milionari da un giorno all’altro, si sono ritrovati ad affrontare perdite sostanziali quando la bolla è scoppiata portandosi via gran parte dei loro investimenti.

Le regole potrebbero portare stabilità?


L’introduzione di progetti normativi ben concepiti potrebbe offrire stabilità e sicurezza nel settore crypto. Leggi adeguate scoraggiano le attività fraudolente, offrono tutele per gli investitori e rendono le criptovalute strumenti finanziari legittimi.

Le regole potrebbe infondere fiducia negli investitori arginando la dilagante manipolazione del mercato. Potrebbe essere la strada da percorrere per evitare gravi conseguenze come il riciclaggio di denaro.

Aree economiche come gli Stati Uniti e l’Unione Europea hanno iniziato a riconoscere la necessità di introdurre regole e hanno provato a redigere linee guida per proteggere gli investitori senza soffocare l’innovazione.

Va detto che negli ultimi tempi sembra che gli Stati Uniti protendano per lasciare il tema scottante della regolamentazione delle criptovalute all’estero.

Un equilibrio difficile: Promuovere l’innovazione e proteggere gli investitori

Oggi la vera sfida è trovare un equilibrio tra la promozione dell’innovazione e la tutela degli interessi degli investitori. Troppe regole rischiano di soffocare la creatività e di ostacolare la crescita di un settore in fase nascente. D’altra parte, un’inadeguata supervisione può esporre gli investitori a rischi eccessivi.

La chiave sta nel creare regole che promuovano trasparenza e responsabilità senza ostacolare lo sviluppo del settore.

Un esempio interessante è quello svizzero. Il paese elvetico è diventato un hub per l’innovazione delle crypto grazie a un approccio normativo pragmatico. Le linee guida si concentrano sulla ricerca di un equilibrio tra la promozione della crescita e la protezione degli investitori, costituendo un esempio per altri Paesi.

Cosa abbiamo imparato dalle perdite sul mercato crypto


L’analisi delle storie dei singoli investitori può fornire indicazioni preziose sulle insidie e i pericoli degli investimenti in criptovalute.

Ci sono spesso elementi comuni nelle storie delle gravi perdite. Ricerche insufficienti, mancanza di diversificazione e eccessiva fiducia nei confronti degli influencer sui social. Ecco cosa emerge dai racconti di chi ha subito gravi perdite finanziarie per colpa di investimenti azzardati in crypto.

Di conseguenza, si afferma l’importanza dell’educazione e di usare prudenza nel navigare nel mondo volatile delle criptovalute.

Un esempio classico è di chi investe i risparmi di una vita in una crypto sconosciuta, lasciandosi influenzare dall’insistenza dei social media. Col crollare del valore del token, si perde tutto. Una storia cruda ma che abbiamo spesso letto tra le notizie di cronaca degli ultimi anni.

Exchange centralizzati: come andrebbero regolamentati?

Negli ultimi anni si sono affermati gli exchange centralizzati, di certo un’interfaccia più intuitiva tra l’investitore retail e il mondo crypto. Eppure questi enti rappresentato una vera sfida normativa.

Vulnerabili agli attacchi hacker, queste piattaforme sono obiettivi interessanti per i criminali informatici. Attuare misure di sicurezza drastiche e rendere gli exchange responsabili in caso di violazioni sono i primi passi da compiere per attenuare il rischio.

D’altra parte, lo sviluppo di exchange decentralizzati più attraenti potrebbe rappresentare un’alternativa più sicura e trasparente per gli investitori.

Il tristemente noto hack di Mt. Gox ci ricorda i rischi associati agli exchange centralizzati. Nel 2014, la piattaforma ha perso 850.000 Bitcoin, che all’epoca valevano circa 450 milioni di dollari, a causa di una violazione della sicurezza, minando la fiducia degli investitori e sottolineando la necessità di rafforzare le misure di sicurezza.

Autoregolamentazione: Una soluzione valida?


Mentre i quadri normativi continuano a evolversi, l’autoregolamentazione si impone come una potenziale soluzione provvisoria. Adottando le migliori pratiche e aderendo agli standard del settore, le imprese crypto possono dimostrare il loro impegno nella protezione degli investitori.

Ma definire da sé le regole da seguire non è la migliore tra le soluzioni possibili. Per garantire stabilità e crescita nel lungo termine servono regole complete e ben concepite.

Un esempio significativo di autoregolamentazione è la creazione della Virtual Commodity Association (VCA) da parte di alcuni importanti exchange statunitensi. Questo consorzio mira a promuovere la trasparenza, favorire la cooperazione e affrontare le sfide normative comuni tra i suoi membri.

I Paesi di tutto il mondo sono alle prese con la sfida della regolamentazione delle criptovalute. Mentre alcuni, come la Cina, adottano una posizione di rigido divieto, altri adottano un approccio più permissivo.

Esaminando successi e lacune dei vari sforzi normativi, i responsabili politici possono trarre preziose indicazioni per lo sviluppo di strutture equilibrate ed efficaci che si adattino ai loro contesti specifici.

Il Giappone, ad esempio, ha istituito un sistema di licenze per gli exchange e ha implementato misure rigide contro il riciclaggio di denaro. Questi sforzi hanno contribuito a dare legittimità al mercato crypto, offrendo al contempo un certo grado di protezione agli investitori.

Innovazione e sicurezza devono andare di pari passo

Per affrontare le difficoltà degli investitori crypto è necessario un approccio intelligente nella definizione delle regole. La strada da percorrere è piena di sfide, ma il successo sta nel definire un modello che favorisca gli interessi degli investitori senza soffocare l’innovazione.

In definitiva, il futuro delle valute digitali dipende dalla nostra capacità di creare un ambiente dinamico e sicuro in cui sia gli investitori che il settore possano prosperare.

___

Leggi anche:

 

Segui Cryptonews Italia sui canali social