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CEO Dimon di JPMorgan fa un’altra gaffe parlando di Bitcoin

Tim Alper

Febbraio 8, 2023 11:44 CET | 3 min read

JPMorgan CEO — Jamie Dimon, CEO di JPMorgan. Fonte: uno screenshot del video

L’acqua è bagnata, il Papa è cattolico, un orso fa le sue cose nei boschi e, sì, il boss di JPMorgan Jamie Dimon sta ancora sparlando di bitcoin (BTC) – che è aumentato di quasi il 7.000% da quando il CEO ha iniziato a chiamarlo inutile nel 2014.

E ieri, Dimon ha parlato a un evento dell’Institute for International Finance, dove ha ribadito ancora una volta:

“Personalmente penso che il bitcoin sia inutile.”

Tuttavia, ha aggiunto che i clienti di JPMorgan sono “adulti” ed è pronto a fornire loro un “accesso il più pulito possibile” alla moneta, sebbene la sua azienda non possa attualmente “custodire” BTC.

Jamie Dimon: gaffe su twitter

Ma Dimon sembrava essere in missione per superare se stesso questa volta e ha lanciato una sfida alla comunità delle criptovalute, una sfida di cui potrebbe essersi pentito quasi all’istante.

Ha dichiarato riguardo al limite di 21 milioni sull’emissione di BTC:

“Sfiderò la comunità crypto su un’altra questione: come fate a sapere che l’emissione di BTC finisce a 21 milioni? Avete letto tutti gli algoritmi? Ragazzi, ci credete tutti? Non lo so, sono sempre stato scettico su cose del genere”.

Il CEO dell’exchange di criptovalute Coinbase Brian Armstrong è apparso con una risposta su Twitter, scrivendo che non solo aveva letto l’algoritmo in questione, ma che lo aveva anche “scritto (codificando il nostro nodo Bitcoin) per essere sicuro di averlo capito.”

In effetti, Twitter pullulava di bitcoiner e membri della comunità di criptovalute in fila per fare un salto a Dimon. @bantg ha scritto, sarcasticamente, “Se solo quell’algoritmo fosse così semplice da poter essere inserito in un tweet”. E poi ha proceduto a scriverlo proprio in un tweet:

Armstrong, nel frattempo, ha ulteriormente riflettuto sul fatto che i CEO “senza un background scientifico/ingegneristico saranno svantaggiati nei prossimi decenni”. Ha aggiunto che questo sarebbe “probabilmente” anche il caso di “politici, giornalisti e molti ruoli”. Il capo di Coinbase ha concluso che “il software sta mangiando il mondo, cambiando ogni settore”.

Dimon non ha certamente ostacolato il progresso delle criptovalute nella sua azienda, che si sta muovendo nel settore offrendo ai clienti l’accesso ai mercati BTC. Ma questo non sembra avergli impedito di adescare bitcoiner ad ogni turno. Nel maggio di quest’anno, Dimon ha dichiarato: “Non mi interessa il bitcoin. Non ho nessun interesse nei confronti della moneta”.

Nel suo sfogo più recente, ha fatto dichiarazioni simili, affermando:

“Non voglio essere un portavoce. Non mi interessa”.

Tuttavia, questo non è stato il primo sfogo del mese relativo a BTC di Dimon. All’inizio della scorsa settimana, ha detto ad Axios:

“[Bitcoin] non ha alcun valore intrinseco. E le autorità di regolamentazione sistemeranno la faccenda”.

Quando gli è stato chiesto se i regolatori dovrebbero regolamentare la moneta, il CEO ha risposto:

“Sì. Se le persone lo usano per elusione fiscale, traffico sessuale e ransomware, sarà regolamentato, che piaccia o no. Quindi non è una dichiarazione morale. È un dato di fatto”.

La CNBC ha inoltre citato Dimon quando ha affermato: “Ho sempre creduto che sarebbe stato reso illegale da qualche parte, come ha fatto la Cina, quindi penso che sia un po’ l’oro degli sciocchi”.

Alle 07:25 UTC, BTC viene scambiato a 57.540 USD ed è in rialzo dell’1,5% in un giorno. Il prezzo è cresciuto del 36% in un mese e del 407% in un anno.