JPMorgan lancia l’allarme: L’economia USA è un pericolo per BTC e crypto

Marcello Bonti
| 2 min read

Tutti gli occhi sono puntati sulle future scelte di indebitamento degli Stati Uniti. Per la prima volta nella storia USA si paventa la possibilità di default e adesso l’attenzione è rivolta all’eventualità che il governo approvi l’ulteriore innalzamento del tetto del debito.

Scelta che impatterebbe direttamente sulla quotazione degli asset di rischio.

Dall’inizio dell’anno, Bitcoin e in generale il mercato crypto hanno registrato consistenti aumenti dopo il rigore della fase ribassista che ha caratterizzato il 2022. A seconda degli sviluppi sul piano macro degli Stati Uniti, l’attuale situazione del mercato crypto si potrebbe ribaltare.

L’analisi di JPMorgan sulla situazione USA


Il CEO JPMorgan Jamie Dimon è intervenuto durante la giornata dedicata agli investitori della banca lunedì 22 maggio. Durante il dibattito ha lanciato un severo avvertimento agli investitori riguardo la possibilità di un aumento dei tassi di interesse.

È interessante notare che Dimon ha accennato alla possibilità che la Fed aumenti i tassi di interesse fino al 7%. Jamie Dimon ha dichiarato che negli Stati Uniti si sta già assistendo a una contrazione del mercato del credito. Le banche hanno scelto di preservare il capitale e di non concedere ulteriori prestiti.

All’inizio di maggio, la Fed ha aumentato i tassi di interesse di riferimento dal 5% al 5,25%, lasciando intendere di intraprendere una politica monetaria più restrittiva.

Molti ritengono che questo sia l’ultimo rialzo dei tassi da parte della Fed, ma la banca centrale ha lasciato intendere che la tendenza al rialzo  potrebbe continuare se necessario.

Possibilità che verranno rivelate solo durante la prossima riunione del FOMC prevista per giugno. Non c’è solo la futura decisione del Comitato, che di fatto definisce l’andamento dei tassi e della politica monetaria statunitense, a infondere incertezza sul mercato.

D’altra parte, non è chiaro se il governo USA sarà in grado di aumentare il tetto del debito. Finora il Partito Repubblicano si è opposto con forza.

Asset di rischio come il Bitcoin e le altre criptovalute sotto stress


L’accenno di Dimon a una stretta monetaria metterà sicuramente sotto stress gli asset di rischio come Bitcoin e le altre criptovalute. Nelle ultime settimane si sono registrati continui deflussi dai prodotti di investimento legati a Bitcoin.

CoinShares ha riferito che i prodotti di investimento collegati a Bitcoin hanno registrato un deflusso per la quinta settimana di fila, per un totale di 33 milioni di dollari. Dal report emerge:

“I deflussi di 33 milioni di dollari in Bitcoin sono l’effetto in gran parte del sentiment negativo, in linea con quanto avvenuto nelle ultime cinque settimane. I deflussi combinati per questi prodotti di investimento ammontano ora a 235 milioni di dollari nel corso delle ultime cinque settimane”.

Mentre i volumi di trading settimanali per le criptovalute sono scesi ai minimi storici. Si tratta di un indicatore che fa presagire un possibile ripiegamento da qui in avanti.

Bitcoin e il mercato delle criptovalute hanno ottenuto solide performance anche durante la crisi bancaria di quest’anno. Però di recente Mike McGlone, senior commodity strategist di Bloomberg, ha ricordato come sia inutile combattere la Fed e cambiare continuamente strategia di investimento “Bitcoin è sceso di circa il 40% dall’inizio del 2022 e del ciclo di politica monetaria restrittiva della Fed, e il suo processo di reversione potrebbero non essere finiti, cora che ha implicazioni per gli asset di rischio”, ha scritto.

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