Kyle Davies di Three Arrows Capital si scaglia contro FTX ma viene umiliato da FatMan

Ruholamin Haqshanas
| 2 min read
Fondo
Fonte dell’immagine: Bloomberg

Kyle Davies, fondatore del fondo crypto Three Arrows Capital (3AC), si è scagliato contro FTX, sostenendo che l’exchange avrebbe tentato la scalata all sua azienda durante il crollo di LUNA.

Il fondatore di Three Arrows Capital dice la sua su FTX

Davies ha parlato delle conseguenze del crollo di FTX e del suo braccio di trading, Alameda Research, affermando che entrambe le società sono state coinvolte anche nel fallimento di 3AC.

In un tweet ha infatti dichiarato:

“Abbiamo capito solo ora che FTX e Alameda hanno provato ad acquisirci ma alla fine della giornata abbiamo perso i nostri soldi e quell dei LP (fornitori di liquidità). Adesso non abbiamo più il controllo dell’azienda e a breve si svolgerà una procedura di liquidazione per tutti i soggetti coinvolti”.

Inoltre Davies ha affrontato il tema del crollo della stablecoin algoritmica UST di Luna, sostenendo di essere stato attratto dalla qualità dei finanziatori e del team, ma di non essersi soffermato abbastanza sulle meccaniche di funzionamento”.

Zhu Su, un altro fondatore di 3AC ed ex CEO del fondo crypto, ha affermato di essere stato “truffato” da Alameda e ha mostrato alcune schermate di una chat telegram con l’azienda. Ha detto: “È una lunga storia, ma siamo stati truffati proprio come voi. La giustizia sta arrivando!”.

La community crypto non è della stessa opinione

Tuttavia, la maggior parte degli utenti crypto non ha simpatizzato con i fondatori di 3AC. Il trader crypto FatMan, uno dei maggiori critici dei soggetti coinvolti durante il crollo delle criptovalute, soprattutto di Do Kwon, ha affermato che anche i fondatori di 3AC sono colpevoli.

Inoltre ha detto:

 “È facile incolpare gli altri, ma avete tralasciato la parte in cui avete mentito, offerto tassi ridicoli nel tentativo disperato di ottenere più fondi e rubato dai conti dei vostri partner. Tutti possiamo fare operazioni sbagliate, ma non ingannare e rubare”.

Secondo quanto riferito, giovedì FTX ha annunciato di aver presentato istanza di fallimento ai sensi del Capitolo 11 nel Delaware, ponendo fine alla sua disperata ricerca di investitori per risanare il bilancio. Inoltre anche FTX US, il ramo statunitense dell’exchange crypto, è stato incluso nel procedimento, nonostante l’ex CEO avesse affermato che l’exchange fosse in buona salute. Secondo quanto riferito da alcuni rapporti, le passività di FTX si aggirano tra i 10 e i 50 miliardi di dollari.

Nel frattempo, il fondatore di Cardano, Charles Hoskinson, ha sostenuto che il crollo di FTX non è dovuto al fallimento della crypto, ma piuttosto all’infrastruttura centralizzata che si occupava della piattaforma.

Inoltre ha affermato:

“La crypto non è fallita. Sono fallite le persone. Persone in posizioni di fiducia. In fin dei conti, per quanto ci piaccia credere nei principi delle criptovalute, tutto questo ha a che fare con persone che affidano i loro soldi a exchange centralizzati e organizzazioni che a loro volta incaricano aziende centralizzate per fare qualcosa per loro”.

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