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La community crypto difende la posizione di Vitalik Buterin sui Layer 2

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Gaia Tommasi
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Laureata in Scienze dell'Architettura a Firenze ha collaborato con diversi studi famosi del settore prima di immergersi nel mondo della fotografia e dell'illustrazione. Incuriosita dalla tecnologia...

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Vitalik Buterin, co-fondatore di Ethereum, ha sempre considerato le soluzioni Layer 2 come elemento fondamentale per la scalabilità della rete, ma alcuni membri della community crypto ritengono che non siano allineate con i principi fondamentali di Ethereum e si discostano dalla sua roadmap .

Il co-fondatore della società Offchain Labs, Steven Goldfeder, è intervenuto per rispondere alle critiche, riportando l’attenzione sulla roadmap di Buterin del 2020 incentrata sui rollup.

Il dibattito si accende: I layer 2 sono alleati o nemici di Ethereum?

Il dibattito sui L2 e sul loro ruolo all’interno dell’ecosistema di Ethereum è diventato piuttosto acceso, con molti preoccupati che queste soluzioni di scaling stiano deviando dalla visione originale di Ethereum.

Competizione tra i layer 2

Goldfeder ha affrontato le tre critiche principali rivolte ai Layer 2. La prima è che, secondo alcuni, i layer 2 non possano essere considerati parte di Ethereum perché competono tra loro come Arbitrum e Base. I critici credono che questo concorrenza divida la rete piuttosto che renderla unita.

Goldfeder ha ribattuto citando quanto detto da Vitalik Buterin nella roadmap del 2020, parangonando Ethereum ad un arcipelago di “isole” uniche ma interconnesse, dove ogni L2 contribuisce a rafforzare l’intero ecosistema.

Il fatto che l’ecosistema di Ethereum sia composto da più soluzioni di layer 2 è quindi vantaggioso e contribuisce alla robustezza e alla scalabilità complessiva della rete in modi diversi.

Token L2 e modelli di guadagno

Inoltre i critici sostengono che i token L2 e la raccolta di fees e MEV (Maximal Extractable Value) non sono allineati con i principi di Ethereum.

Goldfeder si è soffermato su queste affermazioni e ha sottolineato l’inclusione di questi elementi da parte di Buterin già nella roadmap del 2020, a dimostrazione del fatto che queste caratteristiche non sono state aggiunte recentemente, ma sono componenti che fanno parte del piano di crescita di Ethereum.

Ha chiarito che l’idea di Buterin è sempre stata quella di creare un ambiente sostenibile in cui le L2 possano svilupparsi pur allineandosi alla più ampia architettura economica di Ethereum.

Progetti DeFi sui layer 2

L’ultima critica è che i L2 non dovrebbero supportare i progetti di finanza decentralizzata (DeFi), poichè, secondo i critici, dovrebbero essere confinati sulla mainnet di Ethereum per preservarne l’integrità.

Ancora una volta, Goldfeder ha ricordato la visione iniziale di Buterin, in cui la DeFi era stata identificata come uno dei principali utilizzatori delle soluzioni di layer 2.

Il supporto dei Layer 2 alla DeFi è sempre stato parte fondamentale della strategia di espansione di Ethereum, con l’obiettivo di rendere l’elaborazione delle transazioni più scalabile ed efficiente.

Quindi, il supporto di L2 alla DeFi è sempre stato parte dei piano di crescita di Ethereum per rendere le transazioni più scalabili ed efficienti.

Vitalik Buterin e Steven Goldfeder difendono i Layer 2

Il thread di Goldfeder ha subito acceso una discussione all’interno della community di Ethereum.

Un utente si è chiesto se la creazione di nuove applicazioni all’interno di sistemi esistenti, simile allo sviluppo dei L2 su Ethereum, possa davvero avere successo.

Goldfeder ha risposto con un esempio, citando VirtualBox, un software che esegue più sistemi operativi su una sola macchina.

Anche Vitalik si è unito alla conversazione sui layer 2, portando un’altra analogia: i browser del web. Ha spiegato che oggi la maggior parte delle applicazioni viene eseguita all’interno dei browser, che a loro volta operano come mini-sistemi operativi.

Il browser moderno è fondamentalmente un sistema operativo completo all’interno di un sistema operativo e praticamente tutte le app che utilizziamo oggigiorno vengono eseguite al suo interno (anche le app offline! Ad esempio comfyui)

Sia Goldfeder sia Buterin sostengono che i Layer 2 non sono una minaccia per Ethereum e non la limitano, ma piuttosto migliorano la capacità dell’ecosistema di supportare applicazioni diverse e complesse.

Buterin vende Ethereum per donazioni alla ricerca medica

Buterin
Vitalik Buterin vende Ethereum per donazioni alla ricerca medica: Fonte: Archivio

Di recente, Vitalik Buterin, cofondatore di Ethereum, è finito di nuovo al centro di un acceso dibattito. Molti membri della community hanno espresso preoccupazioni sulle sue vendite di Ethereum.

La polemica è iniziata quando Buterin stava discutendo delle strutture di governance dei protocolli blockchain (Optimism e Arbitrum), che miravano a salvaguardare il processo decisionale unilaterale delle organizzazioni.

A quel punto, un utente di X ha cambiato argomento, spostando l’attenzione sulle attività finanziarie di Buterin, in particolare sulle sue vendite di Ethereum, accusandolo di ignorare le preoccupazioni della community.

Buterin ha risposto spiegando che dal 2018 ha venduto Ethereum solo per finanziare progetti legati all’ecosistema di Ethereum o per cause benefiche, in particolare nel campo della ricerca biomedica. Nonostante le sue spiegazioni, alcuni continuano a mettere in dubbio le sue motivazioni e criticano le donazioni fatte al di fuori di Ethereum.

Buterin ha inoltre chiarito che questo approccio include anche la vendita di token di progetti Layer 2, destinando i proventi a cause che ritiene importanti. La sua intenzione è dimostrare che i suoi guadagni personali non influenzano la sua missione di sostenere l’ecosistema.

La community ha reagito in modo misto: alcuni hanno apprezzato la sua trasparenza, mentre altri ritengono che il suo approccio possa limitare le opportunità di crescita di Ethereum. La conversazione ha sollevato ulteriori riflessioni sull’importanza di una comunicazione chiara e trasparente.

Buterin ha anche affermato che, per ora, ritiene più importante mantenere una posizione chiara che non dia l’impressione di usare la sua influenza per vantaggi personali.

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