La community crypto sbeffeggia il premio Nobel Paul Krugman perché…

Marcello Bonti
| 2 min read

La community crypto ha preso di mira il post su Twitter dell’economista e premio Nobel Paul Krugman che ha avuto problemi con un’app di pagamenti di finanza tradizionale. Krugman, che è noto per le sue posizioni anti-crypto, ha confessato di essere stato bannato da Venmo, un’app di pagamenti come PayPal. Pare che il “software abbia preso il controllo”.

Krugman ha postato mercoledì su Twitter dove ha confessato che, malgrado sia un abituale cliente di Venmo da anni, all’improvviso non ha più potuto effettuare pagamenti attraverso la popolare app online.

“Troppo occupato per twittare. Ma non per sfogarmi. Ho usato Venmo per anni, ma ora non mi permette di effettuare pagamenti. Ho passato molto tempo in chat con l’assistenza e mi hanno detto che non possono spiegare il motivo, o risolvere il problema”, ha scritto Krugman nel tweet, aggiungendo:

“Il software ha preso il controllo.”

Due ore dopo, il docente di economia e Nobel nel 2008 ha scritto un tweet in cui informava di essere stato ricontattato da Venmo che ha risolto il problema. Ha scritto:

“[…] sembra che siamo di nuovo operativi.”

La reazione della community crypto


Non si è fatta attendere la reazione dei più attivi membri della community crypto e Bitcoin su Twitter.

“Stavi cercando di comprare droga o commissionando un omicidio?”, ha chiesto uno tra i più attivi membri della community, Neeraj K. Agrawal, che allega uno screenshot in cui Krugman in passato sosteneva che Venmo e altri servizi di money transfer elettronici sono validi quanto le criptovalute “a meno che tu non stia comprando droga, omicidi, ecc.”.

Altri hanno ironizzato sul fatto che persino l’illustre economista Krugman fatichi per far funzionare i servizi finanziari che operano con valuta corrente.

“Prova a passare un solo secondo nei panni di qualcuno senza il tuo osceno livello di privilegio finanziario”, ha scritto il noto trader crypto Nic Carter.

Sulla stessa scia anche il primo tra i sostenitori di Bitcoin, Pierre Rochard:

“Essere dei privilegiati ha funzionato! Congratulazioni.”

Krugman è famoso anche perché a suo tempo non comprese l’impatto che Internet avrebbe avuto sull’economia, sostenendo che non sarebbe stato “superiore a quello del fax”. C’è stato chi ha fatto ironia ricordando il big fail:

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