La legalizzazione delle crypto comprometterà il sistema finanziario russo – Lo afferma la Banca centrale

Gaia Rossi
| 2 min read

Russia

La Banca centrale russa ha affermato che la legalizzazione delle crypto potrebbe minare il sistema finanziario del Paese.

Secondo l’agenzia di stampa Informer, Elizaveta Danilova, direttore della stabilità finanziaria della banca, ha dichiarato che permettere alle crypto di entrare nel sistema finanziario russo potrebbe comportare ” dei rischi fondamentali”.

Il Ministero delle Finanze intende legalizzare le crypto e regolamentare l’uso dei token nel Paese. Al momento gli asset digitali non hanno uno status legale nel Paese e il trading non è né illegale né regolamentato.

La Banca non è contraria all’utilizzo delle crypto…


Elizaveta Danilova ha affermato che la “legalizzazione” potrebbe “danneggiare il benessere dei cittadini”, oltre che compromettere la stabilità del sistema finanziario e “aprire la strada” ad un aumento delle attività illegali.

Danilova ha riferito però che la Banca centrale non è contraria all’utilizzo delle crypto nei regolamenti internazionali. Anzi, potrebbe approvare la legalizzazione del mining delle criptovalute. Alla Banca preme il fatto che i miner tengano le loro crypto alla larga dell’economia russa e le scambino sulle piattaforme di trading internazionale.

Il governatore della Banca centrale, Elvira Nabiullina, ha recentemente dichiarato di non aver cambiato idea riguardo alle criptovalute. E’ sempre stata piuttosto critica e anche contraria riguardo l’uso dei token nei regolamenti interni. Infatti ha riferito che la Banca ha un “atteggiamento negativo nei confronti dell’uso delle crypto nel mercato nazionale”.

Qual è il problema della Banca centrale russa nei confronti delle crypto?


Al momento la banca sta accelerando lo sviluppo del rublo digitale, con un importante progetto pilota del settore pubblico-privato che dovrebbe iniziare il 1° aprile.

Nel frattempo i media nazionali riferiscono che un numero sempre maggiore di russi utilizza le crypto come strumento di pagamento, nel tentativo di aggirare le sanzioni internazionali.

La testata Izvestia ha riferito che, secondo gli esperti locali, molti russi hanno utilizzato gli exchange crypto “semi-legali” in “Europa” e “in altre parti del mondo” per spostare i propri fondi.

Alexey Tarapovsky, fondatore di Anderida Financial Group, ha dichiarato:

“L’uso delle crypto per pagare gli acquisti all’estero è aumentato”.

Tarapovsky ha spiegato che “il più delle volte” i russi usano i token per “comprare giochi per computer, app e immobili”.

Il mese scorso, come riporta Izvestia, Binance ha rivelato che oltre il 21% degli holder crypto nei Paesi della Comunità degli Stati Indipendenti (CSI), ex blocco sovietico, ha dichiarato di utilizzare i propri token per pagare beni e servizi.

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