La lista nera dei siti di trading crypto stilata dai regolatori finanziari francesi

Tim Alper
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Fonte: HJBC/Adobe

I principali regolatori finanziari francesi hanno stilato una lista nera di aziende e siti web che operano come traders di criptovalute sul territorio francese senza essere in possesso di “un’adeguata autorizzazione”. Alla lista sono stati recentemente aggiunti anche i siti di trading online 24cryptoforextrading.net, silveriz.fr e cryptoneyx.io.

L’elenco è stato realizzato in collaborazione con l’Autorité des Marchés Financiers (AMF), cioè l’autorità di regolamentazione del mercato azionario francese. Inoltre il co-autore della lista è la Prudential Supervisory and Resolution Authority (ACPR), che è l’organismo interno alla Banque de France deputato al controllo dei settori bancario e assicurativo francese.

In un aggiornamento pubblicato ieri sul sito web dell’ACPR, i regolatori hanno scritto:

“Nel 2022, l’AMF e l’ACPR hanno aggiunto 49 nomi all’elenco dei siti non autorizzati a offrire investimenti Forex, contro i 61 del 2021, più due nomi nella categoria dei derivati di criptoasset. Un calo significativo rispetto ai 24 siti in più registrati nel 2021”.

La lista nera comprende anche aziende “non autorizzate” che offrono derivati crypto in Francia, piattaforme forex e titoli non regolamentati.

La lista nera delle piattaforme crypto non autorizzate dai regolatori francesi è ‘incompleta’

Le autorità di regolamentazione ritengono che le società inserite nella lista nera abbiano compiuto sforzi “non richiesti” al fine di contattare potenziali nuovi clienti in Francia; inoltre hanno sottolineato che la lista è ben lontana dall’essere esaustiva.

“L’elenco è stato aggiornato – hanno detto – ma non intende essere completo perché nuove società e nuovi siti non autorizzati tendono a comparire con regolare frequenza”.

Hanno aggiunto anche che gli operatori crypto non regolamentati potrebbero rappresentare un pericolo per gli utenti, e quindi hanno “fortemente raccomandato” al pubblico di non “utilizzare i servizi” delle aziende e dei siti i cui nomi non compaiono nel Registro delle Imprese Finanziarie pubblicato dall’ACPR.

Le autorità di regolamentazione hanno affermato che qualsiasi azienda che offra servizi di negoziazione titoli, forex o criptovaluta in Francia, ma che non risulta iscritta nel registro dell’ACPR, è da considerarsi “in violazione della legislazione applicabile” e quindi “non è tenuta a rispettare le regole di base relative alla protezione degli investitori, alla divulgazione di informazioni e ai reclami gestione.”

I regolatori hanno precedentemente concesso il permesso operativo ad agenzie di trading di grande rilievo, come la filiale francese di Binance, Bitpanda ed eToro, inoltre hanno concesso un permesso a FORGE, la filiale di custodia delle criptovalute del colosso bancario francese Société Générale.

All’inizio di questo mese, la polizia francese ha affermato di aver catturato due famigerati truffatori di criptovalute che depredavano le loro vittime in esclusive località sciistiche e hotel di lusso.

 

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