La SEC dichiara guerra alle crypto e affonda contro Coinbase

Marcello Bonti
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Le società crypto accusano la SEC, la commissione di vigilanza sui mercati USA, di non aver offerto regole chiare, ma il presidente Gary Gensler non è d’accordo. Durante un’udienza di fronte al Congresso ha sostenuto che non servono ulteriori indicazioni, specie per i token che non sono completamente decentralizzati.

Gensler ha detto:

“Francamente, su 10.000 o 12.000 token, ce ne sono pochissimi che non hanno al centro un gruppo di imprenditori su cui il pubblico conta. Quindi questi sono titoli.”

Ha poi avvertito che prevale “parecchia non conformità” tra gli exchange crypto che invece dovrebbero seguire le regole esistenti. Questa dichiarazione potrebbe destare le ire di Coinbase. L’exchange quotato in borsa, infatti, accusa la SEC di imporre leggi senza valutare le circostanze specifiche. Secondo il CEO Brian Armstrong, l’agenzia opera in modo ingiusto e irragionevole nei confronti delle società di criptovalute statunitensi.

L’affondo della SEC contro Coinbase


La Securities and Exchange Commission (SEC) ha rivolto un avviso formale, che preannuncia una citazione in giudizio per aver violato le leggi sullo scambio di titoli.

In gergo tecnico, l’avviso si chiama ‘Wells notice’.

Coinbase, di fatto la più grande piattaforma crypto negli USA e l’unico exchange a tenere testa al monopolio di Binance, è ufficialmente nel mirino della Sec dalla scorsa settimana.

Nuovi timori hanno invaso il comparto crypto e gli esperti si sono detti preoccupati per l’approccio estremamente limitante che sta assumendo la Commissione USA per la vigilanza sui mercati.

La SEC denuncia Coinbase per diverse violazioni e ha evidenziato le potenziali conseguenze di uno scenario in cui le criptovalute venissero classificate come titoli.

Da più parti si chiede la cooperazione tra Coinbase e le autorità di regolamentazione, invocando la redazione di un quadro normativo chiaro valido negli USA. Ma soprattutto svincolato dagli strumenti attualmente in vigore per i titoli azionari e le istituzioni finanziarie tradizionali.

La SEC batte cassa per dare la caccia ai criminali crypto


Gensler chiede un contributo aggiuntivo di 200 milioni di dollari per il prossimo anno fiscale e sostiene che il lavoro della SEC per catturare i cattivi in ambito crypto ha lasciato l’agenzia “a corto di risorse”.

I dati di Cornerstone Research rivelano che tra il 2013 e il 2022 la SEC ha avviato 127 azioni esecutive relative alle crypto, attività in costante crescita.

Sembra però che alcuni politici statunitensi condividano la posizione di Coinbase. Il repubblicano Steve Womack, che presiede la commissione di fronte alla quale si è espresso Gensler, ha dichiarato: “Dopo anni di aumenti di fondi, abbiamo una SEC che ha la mano pesante nell’applicazione delle norme e nelle verifiche, e che non ci pensa due volte a proporre nuovi regolamenti per ristrutturare completamente i nostri mercati”.

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