La SEC vuole limitare l’esposizione degli hedge fund alle criptovalute con una proposta…

Sauro Arceri
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La Securities and Exchange Commission (SEC) degli Stati Uniti ha proposto una bozza di regolamento che renderebbe più difficile agli hedge fund, ovvero le società di private equity e i fondi pensione, lavorare con le società di criptovalute.

La proposta renderebbe quasi impossibile, alle società di criptovalute, di detenere gli asset digitali per conto dei loro clienti in qualità di “depositari qualificati”, una designazione che consente alle società di detenere gli asset dei clienti. Lo ha riferito martedì Bloomberg, citando persone che hanno familiarità con la questione.

Un gruppo di cinque membri della SEC voterà sulla proposta nei prossimi giorni per decidere se questa potrà passare alla fase successiva. Se approvata, la proposta potrebbe essere modificata con un feedback, se necessario.

Gli hedge funds, alcune società di venture capital e i fondi pensione, devono utilizzare “depositari qualificati” per custodire i beni dei loro clienti. La nuova modifica delle regole potrebbe costringere alcune di queste società a cambiare il proprio depositario. Il rapporto afferma che:

“Se finalizzata, la norma potrebbe significare che i fondi istituzionali che si sono dedicati alle criptovalute potrebbero dover spostare altrove le partecipazioni dei loro clienti. Potrebbero anche dover affrontare controlli a sorpresa relativi ai loro rapporti di custodia o altre conseguenze”.

Già nel 2020, la SEC aveva deliberato sulla questione di chi dovesse essere obbligato a essere un depositario qualificato di criptovalute. Tuttavia, il recente fallimento di FTX, una volta il terzo exchange di criptovalute più grande al mondo, avvenuto nel novembre dello scorso anno, ha costretto l’agenzia a esaminare la questione con rinnovata gravità.

La SEC lancia un giro di vite sulle criptovalute


La mossa arriva mentre la SEC ha intensificato gli sforzi per mitigare i rischi che, secondo loro, le criptovalute pongono al sistema finanziario in generale, dando un giro di vite alle società di criptovalute.

La scorsa settimana, la SEC ha raggiunto un accordo con la borsa di criptovalute Kraken per interrompere l’offerta di servizi o programmi di staking ai clienti nel paese e pagare 30 milioni di dollari per risolvere le accuse di non aver “registrato l’offerta e la vendita del loro programma di staking-as-a-service di criptoasset”, che la commissione ha qualificato come titoli.

Dopo Kraken, l’agenzia ha minacciato Paxos, la società registrata negli Stati Uniti che emette la stablecoin Binance USD (BUSD), di intraprendere un’azione legale a causa dell’emissione dei token BUSD. L’agenzia ha sostenuto che BUSD è considerato un titolo non registrato.

Inoltre, alla fine di gennaio Reuters ha riportato che la SEC sta indagando sui consulenti d’investimento tradizionali di Wall Street che potrebbero offrire ai propri clienti la custodia di asset digitali senza le dovute qualifiche.

All’inizio di quest’anno, anche la Casa Bianca ha illustrato i suoi piani per affrontare i potenziali rischi delle criptovalute in una tabella di marcia che chiede alle autorità di “intensificare l’applicazione della legge ove appropriato” e al Congresso di “intensificare gli sforzi” per regolamentare il settore.

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