La Securities Commission delle Bahamas contro il nuovo CEO di FTX. I conti non tornano…

Fonte Unsplash/Shalabaieva

L’agenzia di monitoraggio delle attività azionarie delle Bahamas, la Securities Commission, ha formalmente contestato al nuovo CEO di FTX, John Ray, il lavoro svolto finora. Secondo l’agenzia, il valore degli attivi di FTX recuperati sono ben al di sotto di quanto stimato al momento del sequestro.

In particolare, l’agenzia ha contestato l’accusa di aver ordinato il conio di nuovi token. Nel frattempo, Sam Bankman-Fried si dichiarerà non colpevole al processo.

Discrepanze tra le stime della Bahamas Securities Commission e il nuovo CdA di FTX

La Securities Commission bahamense ha emesso una nota con la quale contesta le dichiarazioni di John Ray, il nuovo CEO di FTX, riguardo il valore degli attivi sequestrati a FTX. Nella nota si legge che questo genere di dichiarazioni rischia di minare la fiducia nei confronti delle istituzioni nel Paese.

L’agenzia ha sottolineato che devono essere “di nuovo corretti gli errori materiali” fatti da Ray. Pare infatti che il valore degli asset sia stato stimato a partire da informazioni errate.

Inoltre, la Securities Commission ha precisato: “i debitori secondo la procedura Chapter 11 hanno scelto di non servirsi della loro possibilità di chiedere informazioni ai Liquidatori Congiunti Provvisori”. In particolare, l’agenzia lamenta il fatto di essere stata accusata di aver disposto il conio di “un sostanzioso quantitativo di nuovi token”. L’accusa nei confronti dell’agenzia non fa che minare la fiducia nei confronti delle istituzioni bahamensi.

Il nuovo CEO: John Ray

Ray ha assunto il ruolo di CEO di FTX a novembre e non ha risparmiato forti critiche nei confronti dell’exchange e delle istituzioni che hanno concesso una gestione così “allegra” della società.

FTX ha dato alcune informazioni per il recupero di attivi in criptovalute alle Bahamas. Gli asset crypto, quindi sono stati trasferiti senza aver ottenuto l’autorizzazione. Questo spiega perché gli asset erano tutti su un unico wallet digitale su Fireblocks, per un valore di circa 296 milioni di dollari.

Dopo qualche tempo, le autorità avevano confermato durante una conferenza stampa che il valore gli asset in deposito superava i 3,5 miliardi di dollari. Da qui si è generata una certa confusione tra i soggetti coinvolti nel caso.

Di recente, la valutazione degli attivi è stata aggiornata e la Bahamas Securities Commission ha confermato di avere 3,5 miliardi di dollari in asset FTX, al valore dei prezzi del 12 novembre.

La commissione continuerà a custodire gli asset fino a quando non sarà disposta la restituzione ai creditori. Ha inoltre precisato che l’“imminente dissipazione” degli asset rappresentava un “rischio significativo” per via di un possibile attacco a FTX che si temeva potesse avvenire in quel momento.

Continua il dramma di FTX

Ci sono per fortuna anche alcuni sviluppi positivi e alcuni clienti stanno iniziando a prelevare i propri fondi bloccati su FTX. In Giappone presto sarà possibile tornare in possesso dei propri fondi a partire da febbraio.

D’altra parte, Sam Bankman-Fried si dichiarerà non colpevole nel processo che lo vede imputato di numerosi capi d’accusa. Attualmente in attesa di giudizio, al momento è agli arresti domiciliari dopo aver pagato una cauzione da 250 milioni di dollari.

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