La Società Senza Contanti è un Buon Modello di Business per Aziende e Banche?

Baldassare Poma
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L’autore britannico ed esperto di denaro contante Brett Scott vede nell’abolizione del contante una minaccia alla libertà. Nel suo libro “Cloudmoney: Cash, Carte o Crypto” critica questo modello di sviluppo che ha subito un’accelerazione dall’inizio della pandemia da Coronavirus.

Sempre più persone effettuano pagamenti senza contanti, con carta o app. Le grandi aziende tecnologiche come Apple, Amazon o Google ne traggono vantaggio e stanno implementando i loro portafogli virtuali. 

Allo stesso tempo, i giganti finanziari che possiedono banche e servizi di carte di credito stanno guidando questo sviluppo modellando una società senza contanti, che punta a farci vivere nel metaverso e descrivendola come un progresso.

Danni enormi a indipendenza e libertà

Nel suo libro, Scott mostra come i colossi tech e la grande finanza stiano lavorando insieme per utilizzare la tecnologia digitale ed espandere il loro potere sociale. Tuttavia, ciò comporta enormi svantaggi in termini di indipendenza e libertà: nel peggiore dei casi, anche la democrazia potrebbe essere messa in pericolo.

L’autore non si definisce antiprogressista, ma è molto critico nei confronti delle transazioni senza contanti. La sete di dati da parte delle aziende significa che le loro soluzioni stanno penetrando sempre più a fondo nella sfera privata delle persone, innescando così una sensazione di disagio. Nel suo libro, mette chiaramente sul tavolo la sua alternativa: si chiama contanti.

Che potenziale hanno le criptovalute?

L’autore ha però visto una possibile alternativa nelle criptovalute. A suo avviso, tuttavia, alcuni progetti di successo si sono lasciati conquistare dalle aziende che offrono servizi di pagamento. Se le società finanziarie affermate fanno sempre più affidamento sulle criptovalute, Scott pensa che la visione di costruire un sistema monetario davvero libero e decentralizzato possa essere a rischio.

Nell’ottica di crearne uno, Scott considera il denaro contante come l’unica soluzione attuale per mantenere la libertà e l’indipendenza. Nel frattempo, la ricerca su quale criptovaluta acquistare sta diventando sempre più una sfida per gli investitori.

Bitcoin, Zcash, Monero sono alcuni delle criptovalute che riescono a garantire un certo anonimato, e non sono sotto controllo dei colossi bancari ma degli utenti che le utilizzano.

Gli effetti nella vita di tutti i giorni

Per lui, la comodità di effettuare pagamenti istantanei è più una maledizione che una benedizione, anche perché chi paga solo digitalmente lascia tracce evidenti dei suoi consumi. In questo modo, non solo i suoi interessi finanziari, ma anche il suo stile di vita e le sue preferenze personali diventano visibili agli estranei.

Gli istituti finanziari e i fornitori di servizi di pagamento, possono raccogliere un’enorme quantità di dati e li utilizzano per i propri scopi aziendali, traendone il massimo vantaggio senza grossi costi. Questo può anche avere un impatto significativo sulla vita di tutti i giorni.

Ad esempio, chiunque depositi regolarmente denaro su siti di gioco d’azzardo tramite il proprio account verrà declassato nel rating interno delle banche. Ciò si riflette poi nel tasso di interesse sui prestiti o nel merito creditizio, con effetto immediato.

I contanti ti danno la libertà

Secondo Scott, la tanto decantata libertà dei consumatori ottenibile grazie ai pagamenti digitali, non è altro che un tentativo di incanalare i cittadini dentro sistemi affamati di dati. Le società a scopo di lucro hanno a cuore i propri interessi, prima di ogni altra cosa, e la loro “guerra al contante” punta a creare un modello di società che faciliti il business per le aziende e che accentri il controllo finanziario sulle banche.

Nel suo libro “Cloudmoney: Cash, Carte o Crypto”, Brett Scott sostiene una dualità dei sistemi di pagamento. Il denaro contante dovrebbe deve avere il suo posto nella società, così come le soluzioni di pagamento digitale.