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L’Agenzia statunitense per la tutela dei consumatori mette in guardia sulle app di pagamento

Giovedì il Consumer Financial Protection Bureau (CFPB) degli Stati Uniti, sulla scia degli eventi di FTX e dei molteplici crolli bancari, ha lanciato un avvertimento a tutti quelli che utilizzano i servizi person-to-person per conservare i fondi, ricordando loro che non sono assicurati a livello federale.

Il volume delle transazioni sulle app di pagamento è “sostanzialmente aumentato“, ha dichiarato la CFPB nel rapporto.

Il crollo dell’exchange di criptovalute FTX e del prestatore di criptovalute Voyager Digital ha portato i consumatori a perdere centinaia di milioni di dollari; la CFPB ha dichiarato:

“In seguito alla scomparsa quest’anno della Silicon Valley Bank, della Signature Bank, della Silvergate Bank e della First Republic Bank, il pubblico ha imparato a conoscere meglio l’importanza della copertura assicurativa federale dei depositi”.

L’agenzia statunitense ha inoltre aggiunto:

“Questi eventi hanno stimolato una rinnovata attenzione sui vari tipi di istituti finanziari utilizzati dai consumatori e sulla misura in cui i fondi dei consumatori presso tali istituti finanziari sono protetti dalle perdite”.

La CFPB ha dichiarato di aver riscontrato che:

“I fondi depositati possono essere a rischio di perdita in caso di difficoltà finanziarie o di fallimento dell’entità che gestisce la piattaforma di pagamento non bancaria, e spesso non sono depositati in un conto presso una banca o un’unione di credito e non hanno una copertura assicurativa individuale sui depositi”.

Un numero maggiore di app di pagamento offre servizi di criptovaluta

Aziende come Venmo e Paypal offrono servizi di criptovaluta, ma la CFPB ha avvertito che alcuni dei fondi non sono idonei per l’assicurazione dei depositi.

La Federal Deposit Insurance Corporation (FDIC) statunitense protegge i depositanti fino ad almeno 250.000 dollari per depositante in caso di fallimento di una banca.

Tre banche crypto-friendly: Silicon Valley Bank, Silvergate Bank e Signature Bank, sono fallite a marzo, provocando un calo dei prezzi delle azioni e la fuga dei depositi.

Il presidente della FDIC Martin Gruenberg ha parlato del fallimento della Signature Bank durante un’udienza del Congresso questo mese, attribuendo la causa del fallimento a una cattiva gestione e incolpando la banca per la sua eccessiva dipendenza dai depositi di criptovalute non assicurati senza implementare adeguate misure di controllo del rischio.

 

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