L’avvocato di Ripple vuole organizzare una class action contro la SEC

Marcello Bonti
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Protagonista delle ultime vicende che riguardano la causa che la Securities and Exchange Commission (SEC) degli Stati Uniti ha intentato contro Ripple è l’amicus curiae e avvocato dei possessori dell’utility token XRP, John Deaton.

L’iniziativa dell’avvocato riguarda la posizione che hanno assunto la SEC e il suo presidente Gary Gensler a contrasto delle attività svolte dalle compagnie che gestiscono asset digitali.

In particolare, Deaton contesta la posizione dell’istituto di vigilanza che vorrebbe tutti i token Proof-of-stake (PoS) equiparati e regolamentati alla stregua di titoli azionari.

L’avvocato John Deaton, che ha anche testimoniato in qualità di amicus curiae in favore di XRP,nella causa che la vede contrapposta alla SEC per la stessa ragione, sta cercando di mobilitare le masse contro la decisione.

I legali di XRP intendono sfidare la SEC degli Stati Uniti?


L’avvocato John Deaton, che rappresenta gli investitori che possiedono il token XRP, ha lanciato il dado.

Ma di recente ha alzato la posta e ha chiamato all’appello chiunque in ambito crypto ritenga di essere esposto perché coinvolto in un contenzioso attivo con la SEC statunitense o a cui sia stato chiesto di patteggiare.

L’obiettivo del legale è riunire un gruppo di individui o società che la Commissione ritiene abbiano violato la sezione 5 del Securities Act. Si tratta dell’accusa di aver emesso, offerto o venduto un token che, secondo la SEC statunitense, soddisfa il test di Howey.

Il test di Howey è uno strumento per determinare se uno scambio economico si possa considerare al pari di un contratto di investimento. In questo modo è possibile definire cosa ricade sotto la definizione di titolo e quindi rientra sotto la competenza dell’autorità di vigilanza, la SEC.

Nello specifico, Deaton contesta la posizione della SEC la quale sostiene che lo stesso codice del software crypto rappresenti un contratto di investimento. Quindi esula dal venditore o dalle circostanze che riguardano la vendita. Secondo l’avvocato, si è persa un occasione non facendo collaborare i team legali di Ripple e LBRY, che ha perso la causa contro la SEC per ragioni molto simili a quelle che pendono su XRP.

In questo momento, sono oltre mille le persone che hanno risposto all’appello di Deaton. Tutte si sono unite alla class action che punta a respingere la proposta della SEC riguardo ETH e i token proof-of-stake.

Gli ultimi aggiornamenti sulla vicenda arrivano mentre circolano notizie secondo cui il presidente della SEC Gary Gensler starebbe rinforzando il dipartimento per il contrato delle crypto. Il personale dell’ufficio è già stato raddoppiato.

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