Le accuse della SEC allontanano anche Robinhood dalle crypto!

Sauro Arceri
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La popolare società di brokeraggio Robinhood sta riconsiderando le sue offerte di criptovalute dopo che la Securities and Exchange Commission ha intrapreso azioni contro due importanti piattaforme di trading di asset digitali all’inizio di questa settimana.

Durante una riunione incentrata sugli asset digitali, Dan Gallagher, responsabile legale di Robinhood ed ex commissario della SEC, ha dichiarato al Congresso che la società di brokeraggio stava esaminando l’analisi dell’autorità di regolamentazione per determinare se fosse necessario intraprendere azioni, come riportato mercoledì da Bloomberg.

Attualmente, Robinhood offre agli utenti l’accesso a un elenco relativamente limitato di token, appena 18, rispetto alle centinaia disponibili presso le società concorrenti, come Coinbase e Binance.

Tuttavia, alcuni dei token offerti da Robinhood, come Solana, Cardano e Polygon, sono stati classificati dalla SEC come titoli non registrati.

Robinhood ha inizialmente iniziato a offrire il trading di Bitcoin ed Ethereum agli utenti di California, Massachusetts, Missouri e Montana nel febbraio 2018. Da allora la società di brokeraggio ha ampliato ulteriormente la sua offerta di criptovalute, saltando anche sulla mania dei meme coin con la quotazione di Dogecoin e Shiba Inu.

Nel primo trimestre dell’anno, Robinhood ha realizzato 38 milioni di dollari di ricavi da trading di criptovalute, in calo del 29,6% rispetto ai 54 milioni di dollari del primo trimestre del 2022.

La SEC cita in giudizio Binance e Coinbase in un’importante azione di contrasto


Negli ultimi due giorni, la SEC ha citato in giudizio sia Binance, il più grande exchange di criptovalute al mondo, sia Coinbase, il più grande exchange di criptovalute con sede negli Stati Uniti.

Binance e le sue affiliate statunitensi sono state denunciate lunedì dalla SEC per una serie di accuse diverse, dalla presunta gestione di una borsa titoli non registrata all’offerta di titoli non registrati.

L’autorità di vigilanza ha mosso accuse simili anche nei confronti di Coinbase, sostenendo che operava come borsa titoli, broker o agenzia di compensazione senza avere le registrazioni richieste.

L’autorità di regolamentazione ha anche accusato l’exchange di criptovalute statunitense di aver offerto e venduto titoli non registrati in relazione al suo programma Staking-as-a-Service.

In ogni caso, la SEC ha rilevato che diversi token quotati dagli exchange sono titoli non registrati, tra cui decine di criptovalute popolari come il token nativo BNB di Binance, SOL di Solana, ADA di Cardano, MATIC di Polygon, FIL di Filecoin, ATOM di Cosmos, SAND di Sandbox, MANA di Decentraland, ALGO di Algorand, AXS di Axie Infinity e COTI di Coti.

La battaglia della SEC per la conformità degli exchange


Il colpo della SEC a Binance e Coinbase arriva mentre la commissione ha avviato una battaglia legale contro alcune importanti società di criptovalute.

In particolare, la commissione ha intrapreso un’azione esecutiva contro gli exchange di criptovalute Kraken e Bittrex, nonché contro la piattaforma di prestiti di criptovalute Nexo.

Nel frattempo, in un’intervista rilasciata alla CNBC Squawk Box poco dopo l’annuncio delle accuse contro Coinbase, il presidente della SEC Gary Gensler ha dichiarato che le società di criptovalute si devono conformare alle leggi sui titoli.

Alla domanda sulle conversazioni avute dall’agenzia con Coinbase prima della presentazione della denuncia, Gensler ha detto che il settore ha un modello di business costruito sulla non conformità, paragonandolo a una situazione di “prendeteci se potete“.

“Le conversazioni sono state costruttive, ma si tratta anche di portare il modello di business alla conformità”, ha aggiunto Gensler.

 

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