Le azioni dell’amministrazione Biden in materia di crypto avranno conseguenze elettorali. Lo dice Cathie Wood di ARK Invest

Sauro Arceri
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Cathie Wood, di ARK Invest, ha dichiarato che la brusca escalation dell’amministrazione Biden contro l’industria delle criptovalute avrà serie conseguenze quando gli statunitensi saranno chiamati nuovamente alle urne.

In un’intervista con l’economista Arthur Laffer, la Wood ha affermato che i circa 50 milioni di americani che possiedono Bitcoin e criptovalute stanno osservando con attenzione le recenti mosse della Casa Bianca.

Secondo Wood, le azioni dell’amministrazione e il linguaggio di un nuovo rapporto economico suggeriscono che il Presidente Biden teme le criptovalute e non sostiene le imprese americane coinvolte nel settore.

“Non so se hai visto il rapporto economico annuale del Presidente. È uscito un paio di giorni fa e se la prende con le criptovalute. Alla grande.

Non vedevano alcun ruolo per [le cripto]. Beh, deve essere un po’ minaccioso [perché il rapporto sia così negativo]…

Onestamente penso che – e lo stiamo vedendo soprattutto con i giovani – questo diventerà un problema elettorale nazionale”.

Il giro di vite del Presidente Biden sulle criptovalute per il 2023 include i recenti “scontri” della SEC con le società di criptovalute statunitensi Genesis, Kraken e Coinbase.

L’amministrazione ha anche chiuso le banche cripto-friendly Silvergate e Signature Bank, con l’ex membro del Congresso Barney Frank che ha dichiarato che Signature Bank è stata chiusa appositamente per inviare un messaggio sulle cripto.

Wood sostiene che l’apparente intenzione della SEC di citare in giudizio l’exchange di criptovalute Coinbase, con sede negli Stati Uniti, finirà per fare chiarezza nel settore.

Ritiene che la causa potrebbe portare la questione della libertà degli americani di commerciare e detenere criptovalute fino alla Corte Suprema.

“La SEC ha inviato a Coinbase un avviso di garanzia e quindi ci stiamo facendo un’idea di come affronteranno Coinbase.

Ma Coinbase si è preparata per questo. Quindi penso che la questione andrà in tribunale e che i tribunali daranno al Congresso il posto che gli spetta.

E penso che [Coinbase sia] disposta ad arrivare fino alla Corte Suprema, ma nel frattempo credo che questo diventi un problema elettorale nazionale”.

 

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