Le compagnie energetiche russe vietano il mining crypto

Tim Alper
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Fonte: Amixstudio/Adobe

In Russia le compagnie energetiche hanno iniziato la caccia ai miner illegali di criptovalute che operano da casa, l’annuncio è stato reso pubblico dal governo. Secondo la testata locale online Izvestia, il Vice Ministro dell’Energia Pavel Snikkars ha dichiarato che alcuni miner che operano da casa sono riusciti a cambiare la portata del loro collegamento alla corrente elettrica, permettendo così di alimentare i propri rig con maggiore energia.

La legge sul mining crypto non è ancora stata approvata dal parlamento nazionale, anche se i legislatori hanno fissato la votazione alla prossima settimana, aprendo le porte alla legalizzazione del mining a livello industriale dall’inizio del 2023. L’intento della legge è anche perseguire le attività di mining non riconosciute. Alcune compagnie elettriche non possono però aspettare oltre. Molti hanno già chiesto l’aiuto delle autorità per individuare gli utenti che usano le utenze domestiche per alimentare gli hardware necessari al mining di criptovalute.

Secondo il giornale Snikkars dal momento che la legge non è stata ancora approvata “spetta ai tribunali definire se le utenze domestiche sono state impiegate a scopi diversi rispetto all’uso civile”. Inoltre, in “almeno 10 circostanze” le compagnie energetiche sono riuscite a multare i miner che operano da casa. Le compagnie hanno costretto i miner a pagare la tariffa industriale per l’elettricità utilizzata.

In che modo le compagnie elettriche riescono a identificare i miner che operano da casa? 

Il vice ministro ha spiegato che gli ingegneri specializzati presso l’hotspot per il mining crypto di Irkutsk sono in grado di identificare i miner casalinghi analizzando il volume di dati caricati presso un’utenza elettrica. Quando si identificano dei casi sospetti, ha spiegato Snikkars, le compagnie elettriche inviano degli ispettori per verificare consumi e dimensioni della casa. Se gli ispettori confermano l’attività dei miner di criptovalute presso l’indirizzo identificato, i colpevoli vengono condannati “a pagare una nuova fattura con la tariffa industriale corrispondente” oppure devono presentarsi in tribunale per dimostrare la propria innocenza. Il giornale ha evidenziato che i tribunali, per prassi, tendono a prendere le difese delle compagnie energetiche. Le compagnie energetiche russe sostengono che un’abitazione in cui operano i rig per il mining di criptovalute può consumare circa il 40% in più rispetto alla media.

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