L’opinione del CEO di Binance sul MiCA, il nuovo regolamento UE sulle crypto

Marcello Bonti
| 4 min read

Il Parlamento dell’Unione Europea ha approvato la normativa MiCA, Markets in Crypto Assets, presto sarà più facile investire in crypto in Europa. Uno tra i maggiori player del settore, il CEO di Binance Changpeng Zhao, ha espresso il proprio plauso verso l’iniziativa.

L’UE approva il regolamento sui mercati delle criptovalute (MiCA)


Il Parlamento dell’Unione Europea ha approvato finalmente il regolamento che definisce la condotta degli attori coinvolti nel settore delle crypto.

Da tempo, il settore delle criptovalute lamenta la mancanza di regole chiare e molti organi istituzionali hanno manifestato preoccupazione per via di questa lacuna normativa.

Visto spesso come una minaccia, il settore delle crypto è stato limitato in passato da diversi organismi in Europa, Inghilterra e Stati Uniti. In particolare, oggi sono oggetto di repressione gli exchange e gli altri player che offrono servizi relativi alle criptovalute.

La normativa MiCA dovrebbe rappresentare l’occasione che molti aspettavano, specie per gli investitori, dal momento che definisce gli exchange responsabili delle perdite maturate sulle loro piattaforme.

Uno tra i maggiori attori dell’industria crypto, Changpeng Zhao, CEO dell’exchange Binance, ha commentato l’approvazione del regolamento UE su Twitter.

Secondo CZ, il nuovo regolamento europeo crea i presupposti per proteggere al meglio gli investitori invece di perseguire apertamente chi opera in questo settore in piena espansione.

“I dettagli saranno importanti, ma nel complesso pensiamo che questa sia una soluzione pragmatica alle sfide che dobbiamo affrontare collettivamente. Ora ci sono regole di gioco chiare per gli exchange crypto che operano nell’UE.”

Il massimo esponente del settore crypto ha affermato che saranno apportare diverse modifiche al quadro operativo di Binance nei prossimi 12-18 mesi per conformarsi al meglio con le nuove leggi.

Giovedì scorso i parlamentari dell’Unione Europea hanno approvato la nuova normativa sui trasferimenti di fondi, con 529 favorevoli, 29 contrari e 14 astenuti.

Nello stesso contesto è stata votata anche la legge sui mercati degli asset crittografici (MiCA), che ha ricevuto 517 voti a favore, 38 contrari e 18 astensioni.

In un tweet, Mairead McGuinness della Commissione europea ha applaudito l’iniziativa dei legislatori europei, descrivendola come avanguardista sul panorama mondiale per il settore delle criptovalute.

C’è da dire però che i regolamenti non riguardano la finanza decentralizzata (DeFi) o i token non fungibili (NFT).

Il MiCA e le sue implicazioni per le criptovalute


Il MiCA mira a proteggere le transazioni in criptovalute. I trasferimenti superiori a 1.000€ da portafogli self-hosted possono essere tracciati e persino bloccati in caso di sospetto.

Questa regola non si applica ai trasferimenti P2P, da persona a persona che non coinvolgono un provider, o ai trasferimenti tra provider che agiscono per loro conto.

Il regolamento sul mercato degli asset crypto è considerata un traguardo significativo dal momento che stabilisce un insieme coerente di norme e indicazioni per le attività legate alle criptovalute in tutta l’Unione Europea.

Questa mossa dovrebbe portare chiarezza, stabilità e sicurezza al settore e aprire la strada a una più ampia adozione e integrazione nel sistema finanziario tradizionale.

I regolamenti MiCA hanno affrontato alcuni dei temi più scottanti, come l’impiego delle criptovalute per il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo e di altri crimini.

Altri argomenti trattati nel MiCA riguardano trasparenza, divulgazione della conoscenza, autorizzazioni e supervisione delle transazioni.

Il provvedimento garantisce inoltre che i consumatori e gli investitori siano informati sui rischi, i costi, gli oneri e le implicazioni delle operazioni.

Il MiCA prevede anche misure rigorose contro la manipolazione dei mercati


La legge affronta anche le questioni legate all’ambiente, imponendo ai fornitori di servizi di rivelare il loro consumo di energia e di esplorare fonti energetiche alternative per ridurre la loro impronta ecologica.

Dato che il dibattito sulla regolamentazione delle criptovalute è in corso da anni, la recente decisione dell’Unione europea (UE) di fare chiarezza dimostra l’approccio aperto nei confronti dell’economia degli asset digitali.

Finora, diversi governi mondiali hanno vietato in modo assoluto tutto ciò che riguarda le criptovalute, pur abbracciando la tecnologia che ne è alla base, oppure hanno fornito poca chiarezza, rendendo impossibile attrarre gli investitori tradizionali in questo ambito.

A questo proposito, è possibile citare l’esempio degli Stati Uniti che hanno aperto l’anno all’insegna di misure fortemente restrittive.

Dopo Ripple, quest’anno diverse compagnie centralizzate come Gemini, Binance e Coinbase, sono finite nel mirino delle autorità federali USA.

La continua mancanza di chiarezza sta spingendo sempre più aziende all’estero. Per esempio, Gemini che ha aperto una sede in India.

Coinbase ha seguito l’esempio e ha ottenuto una licenza per operare alle Bermuda.

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