L’ottimismo del mercati è tutto per Bitcoin – Quali ripercussioni per Ethereum?

Marcello Bonti
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Fonte: Adobe
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C’è ottimismo da parte degli investitori sull’andamento di Bitcoin, meno rosea la prospettiva di Ether e a pagarne lo scotto potrebbe essere il cambio ETH/BTC. A rivelare i dati è lo studio condotto dalla testata specialistica The Block che analizza il sentiment degli investitori nei confronti di opzioni e future, in prospettiva di un andamento rialzista dei prezzi di BTC.

Opzioni BTC - Fonte The Block
25% di delta skew sulle opzioni BTC – Fonte The Block

Nell’analisi del grafico elaborato da The Block il dato da monitorare è il 25% di delta skew, utile per determinare la volatilità dei mercati, sulle opzioni Bitcoin con scadenza a 180 giorni. Questo è uno degli indicatori più rilevanti nell’analisi delle opzioni: è rimasto a 1,32 il 5 febbraio, non troppo distante dal recente massimo del mese scorso nell’area di 3,3. 

Il 25% di delta skew sulle opzioni di Bitcoin con scadenza a 7, 30, 60 e 90 giorni è leggermente inferiore, ma comunque superiore allo zero, dimostrando la tendenza leggermente positiva del mercato.

L’indicatore al 25% di delta skew è un parametro da monitorare costantemente per determinare in che modo le piattaforme valutano il rischio associato alle opzioni che vendono. Nello specifico, le opzioni put accordano all’investitore la possibilità di vendere un asset a un prezzo predeterminato, mentre le opzioni call la possibilità acquistare a un prezzo predeterminato.

Il 25% di delta skew sulle opzioni sopra lo zero indica che le piattaforme vendono le opzioni call a un prezzo maggiore rispetto alle put equivalenti. Di conseguenza, cresce la domanda di call rispetto alle put.

Il più delle volte questo segnale indica una tendenza al rialzo dato che gli investitori stanno optando per proteggersi da un possibile aumento dei prezzi sul quale di fatto scommettono.

25% di delta skew sulle opzioni ETH - Fonte The Block
25% di delta skew sulle opzioni ETH – Fonte The Block

Scende sotto lo zero lo stesso dato per Ether, cosa che lascia pensare che gli investitori stiano scommettendo su un possibile ribasso dei prezzi di ETH. Infatti il 25% di delta skew per le opzioni di Ether con scadenza a 180 giorni, è stato di -0,3 il 5 febbraio, mentre il 25% di delta skew per le opzioni di ETH con scadenza a 7, 30, 60, 90 giorni era leggermente più basso, tra -0,8 e -1,5.

Il rapporto tra opzioni put e call non gioca a favore di un rally di Ethereum

Il rapporto le opzioni call e put di BTC open interest, cioè i contratti non ancora in scadenza, era pari a 0,39 il 4 febbraio, vicino al minimo degli ultimi due anni. Quando il rapporto scende sotto l’1 significa che gli investitori preferiscono possedere opzioni call (scommettendo sul rialzo del prezzo) rispetto alle opzioni put (ribasso).

Sebbene il rapporto Put/Call Open Interest di Ethereum sia sceso l’ultima volta a 0,27, rimane sostanzialmente al di sopra dei suoi recenti minimi toccati all’inizio dello scorso ottobre, intorno a 0,2. 

Brutte notizie quindi per i tori di Ether che non possono che constatare un calo sostanziale del rapporto Open Interest Put/Call per Bitcoin nel 2023 in risposta all’aumento dei prezzi, mentre lo stesso non si può dire per il rapporto Open Interest Put/Call di Ether.

Rapporto Pull/Call Open Interest - Fonte The Block
Rapporto Pull/Call Open Interest – Fonte The Block

Il segnale che proviene dai mercati è chiaro: malgrado le notevoli performance di prezzo di quest’anno che hanno portato a un rialzo di quasi il 40% per ETH, gli investitori non si sono fatti cogliere dall’entusiasmo, come invece è avvenuto per BTC.

L’ottimismo nei confronti di BTC pare confermato anche da un altro indicatore: l’andamento dell’ultimo rapporto settimanale sui flussi di fondi di CoinShare mostra come sia ancora una volta Bitcoin a dominare la scena.

A tenere in sospeso le scelte degli investitori di Ether ci sono i prossimi avvenimenti previsti on-chain. La blockchain di Ethereum sarà oggetto di un importante aggiornamento tra poco meno di due mesi: per la prima volta da quando è iniziato, sarà possibile riscattare i token in staking grazie all’hard fork Shanghai, evento che dovrebbe attirare una grossa mole di investimenti verso Ethereum nel lungo periodo.

Altro fattore chiave, Ether ha avviato un processo deflazionistico con una politica aggressiva di burning che vede la distruzione di più token di quanti ne vengano emessi, come stabilito con  sta attualmente vivendo una fase di deflazione, con la cosiddetta Ethereum Improvement Proposal 1559. In teoria, ma si suppone anche nella pratica, questo sbilanciamento di domanda e offerta dovrebbe avere un impatto positivo sui prezzi che nel lungo termine potrebbero crescere in maniera sostanziale.

Il cambio ETH/BTC scenderà ancora?

Il segnale che arriva dai movimenti sul mercato delle opzioni sembra quindi confermare la possibilità che il cambio ETH/BTC continuerà a scendere. Dall’inizio dell’anno il cambio ha perso circa l’1% andando a 0,0715 e di oltre il 16% rispetto ai massimi dello scorso anno nell’area di 0,085. 

La coppia ETH/BTC di recente ha trovato supporto nell’area di 0,068, per lo più grazie a un trend rialzista di lungo termine che ha fatto da supporto dalla fine del 2020. Secondo i tecnici bisogna prestare attenzione: la rottura di questo trend rialzista potrebbe dare il via a un ribasso di più lungo corso per il cambio ETH/BTC verso i minimi del 2022 sotto 0,05.

Cambio ETH/BTC - Fonte TradingView
Cambio ETH/BTC – Fonte TradingView

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