Mercato crypto ancora in rosso: la Bull Run rimane un miraggio
Ancora problemi per il mercato crypto che continua la sua caduta e anche oggi vede un segno rosso davanti a quasi tutte le principali criptovalute. A guidare la discesa è Bitcoin. La valuta digitale creata da Satoshi Nakamoto perde oggi il 2,7% anche se i dati settimanali e mensili rimangono in positivo, dello 0,5 e del 2%.
A causare il ritracciamento questa volta dovrebbe essere stata la Federal Reserve, che ha deciso per il mantenimento degli attuali tassi di interesse negli USA, probabilmente anche per le preoccupazioni che arrivano dal Medio Oriente.
La Fed ha deciso di mantenere i tassi fermi intorno al 5,3%, il massimo da due decenni a questa parte. Nella conferenza stampa, il presidente della Fed Jerome Powell ha però lasciato intendere che un taglio “potrebbe essere preso in considerazione” nella prossima riunione del 18 settembre.
FOMC update:
– Rates unchanged
– FED says no rate cuts until it is more confident that inflation is moving to 2%You don't need a career in economy to know that the FED was not going to let the market get hyped up.
It would be an unnecessary risk. pic.twitter.com/pdyV75gKr5
— CrypNuevo 🔨 (@CrypNuevo) July 31, 2024
Il prezzo di Bitcoin oscilla mentre la Fed segnala possibili tagli dei tassi
Le dichiarazioni in conferenza stampa di Jerome Powell, presidente della banca centrale americana (FED), rafforzano le aspettative di un futuro taglio dei tassi interesse.
Powell hanno spiegato che l’inflazione è in calo ma ha sottolineato la crescente attenzione per il mercato del lavoro:
“Le prospettive economiche sono incerte e il comitato è attento ai rischi per entrambi i lati del suo mandato“, si legge nel comunicato.
Questo perché inflazione e mercato del lavoro sono strettamente correlati. Alzare i tassi di interesse significa limitare gli investimenti e quindi aumentare la disoccupazione.
L’anticipazione delle decisioni della Fed ha spesso un impatto importante sul prezzo di Bitcoin. Questo perché i trader si posizionano in anticipo (con posizioni long o short spesso in leva, ndr) rispetto alle variazioni previste, provocando fluttuazioni del prezzi di Bitcoin e di altre criptovalute.
Come se la passano Ethereum e le altcoin?
Non se la passano bene nemmeno le altcoin che, come sappiamo, quando Bitcoin retrocede perdono solitamente molto più di BTC.
E questo a partire da Ethereum. La seconda crypto per capitalizzazione perde il 4% su base giornaliera e quasi il 9% in un mese. Il dato è però al momento fortemente correlato agli ETF appena approvati. Turbolenze simili, soprattutto per le uscite dai fondi di Grayscale, si sono verificate anche per Bitcoin.
Ethereum rimane dunque in osservazione ma senza preoccupare troppo. Al contrario sono in molti a ritenere che la valuta digitale creata da Vitalik Buterin possa presto riprendersi e guidare un nuovo rally che dovrebbe portarla definitivamente oltre i 4.000 dollari.
In calo anche XRP che è sceso di quasi il 5,4% a 0,606 dollari, cancellando i guadagni realizzati nei giorni precedenti. Mercoledì l’aumento del prezzo di XRP ha coinciso con un crescente sentiment di accumulo tra i suoi detentori più ricchi, noti come “balene”.
La piattaforma di analisi dei dati on-chain Santiment ha precedentemente osservato un picco nelle partecipazioni in XRP tra gli indirizzi con almeno 10.000 token XRP.
Il movimento è simile ai modelli di rally precedenti al 2017, indicando che la criptovaluta potrebbe avere un ulteriore potenziale di crescita nei prossimi mesi.
Molto dipenderà dalla controversia con la SEC, anche se la nuova ventata politica pro-crypto, portata da Trump e dai Repubblicani, potrebbe avere effetti positivi.
Del resto uno dei punti fermi della nuova legge pro-crypto e proprio quello di togliere potere alla SEC classificando molte crypto come commodities, o comunque non titoli azionari, un ottimo assist anche per XRP che combatte da tempo con la SEC proprio per questo motivo.
La Bull Run rimane un miraggio?
Le indicazioni del mercato sono chiare: al momento la Bull Run è solo un miraggio. Anche se Bitcoin tutto sommato non se la passa nemmeno male, visto che in molti avevano previsto una discesa intorno ai 50.000 dollari, a perdere sono soprattutto le altcoin.
Il grave ritracciamento subito negli scorsi mesi non sono non è stato recuperato ma in alcuni casi ci sono state ulteriori perdite. Qui la situazione è al momento molto difficile e solo uno scossone di Bitcoin potrebbe riequilibrare la situazione.
Qualcosa potrebbe però cambiare a fine anno, quando le elezioni presidenziali USA decreteranno il vincitore. La vittoria di Trump sarebbe un balsamo per il mercato crypto e potremmo assistere a una ripresa, condizioni geopolitiche permettendo.
Al momento il mercato fatica a ripartire non solo per le condizioni economiche ma soprattutto per quelle politiche, con diverse guerre flagellano lo scenario internazionale e sembrano peggiorare di giorno in giorno.
Attenzione però ad alcune criptovalute interessanti che potrebbero avere una ripresa importante. Ci riferiamo ad Ethereum e XRP per quanto abbiamo detto, e aggiungiamo a pieno diritto anche Solana, che sembra essere sempre più vicina a un suo ETF che la consacrerebbe come il layer-1 alternativo ad Ethereum.