Mercato Crypto in forte recupero: volano le altcoin spinte da BTC
Dopo la brusca frenata di ieri, con Bitcoin crollato fino a 49.000 dollari, e il bagno di sangue che ha coinvolto le altcoin, Ethereum incluso, oggi il mercato sembra in netto recupero. La valuta di Satoshi Nakamoto ha recuperato quota 55.000-56.000 dollari trascinando il resto del comparto.
Nel momento in cui scriviamo BTC è a 55.761 dollari, con un guadagno del 5.7% su base giornaliera ed è tornato ai livelli di un mese fa anche se, nel settimanale, la perdita è del 16% circa.
In ripresa anche Ethereum che oggi guadagna il 7%, mentre diverse altcoin possono contare su guadagni a doppia cifra. A volare è soprattutto PENDLE che sale di oltre il 30%, ma salgono bene anche le meme coin, ieri in grande sofferenza, e in generale il guadagno medio è del 20% circa.
Come vanno gli ETF Spot su Ethereum e Bitcoin?
Nella giornata di ieri, lunedì 5 agosto, nel bel mezzo del crollo del mercato delle criptovalute, i volumi di scambio degli ETF su Bitcoin hanno superato gli $1,3 miliardi, scatenando una forte attività di trading su tutti gli asset digitali.
Anche gli ETF spot su Ethereum hanno registrato una giornata positiva di afflussi dopo il crollo del mercato che ha fatto scendere l’asset di oltre il 21% in meno di 24 ore.
Il 5 agosto, gli afflussi aggregati per i nove ETF spot su ETH recentemente lanciati sono stati di 49 milioni di dollari, il secondo giorno di afflussi più alto dalla loro introduzione.
Inoltre, si tratta solamente del quarto giorno di afflussi negli ultimi dieci giorni di trading, suggerendo che gli investitori istituzionali hanno anche in questo caso approfittato del calo di Ethereum.
Bull Market o Bull Trap?
Anche se oggi il mercato sembra correre senza sosta non dobbiamo dimenticare che il crollo di ieri è stato importante e, anche se è stato il risultato di diverse congiunture sfavorevoli, i problemi a livello economico e geopolitico permangono.
E non è un caso che già si parli di tagli dei tassi straordinari negli USA, proprio per stimolare un processo di ripresa che tarda ad arrivare. Anche perché, a furia di voler frenare l’inflazione, è aumentata la disoccupazione, un altro fattore di cui Jerome Powell e la Fed degli Stati Uniti devono tenere conto.
Anche la situazione in Medio Oriente al momento è in stand-by, con la diplomazia americana che tenta di fermare l’escalation, ma non è dato di sapere se e fino a quando durerà.
Insomma, è bene gioire ma sempre con molta attenzione. Alcuni analisti hanno già iniziato a parlare di nuova Bull Run ma potrebbe trattarsi della più classica delle Bull Trap. Occhi aperti dunque e senza sbilanciarsi troppo, in attesa di tempi migliori.
A proposito, in molti sembrano convinti che tutto cambierà a partire da novembre, dopo le elezioni USA, ma anche questo è tutto da dimostrare. Per adesso ci portiamo a casa questo mini recupero ma la strada è ancora lunga.