Tesla o l’antivirus Norton 360 per il mining di BTC e ETH
Con la concorrenza sempre crescente, il mining ora richiede rig specifici e potenti che di solito costano migliaia di dollari, ma ci sono modi non convenzionali in cui gli utenti possono guadagnare un po’ di soldi con il mining di criptovalute senza dover acquistare dispositivi di mining.
Il mining di criptovalute è iniziato come un semplice lavoro di convalida delle transazioni e creazione di nuovi token nel meccanismo di proof-of-work (PoW) utilizzando una piccola quantità di potenza di calcolo. Tuttavia, è diventato molto più costoso farlo con il tempo. Tuttavia, i miner dilettanti hanno trovato un paio di nuovi metodi di mining.
Mining di ETH con l’antivirus Norton 360
Uno di questi è l’antivirus Norton 360. Il popolare prodotto antivirus ha rilasciato Norton Crypto, una funzionalità che consente agli utenti di fare mining di criptovalute utilizzando il proprio PC quando è inattivo.
In particolare, la funzione è limitata ai dispositivi che soddisfano alcuni requisiti come avere almeno 2 GB di RAM e un processore da 1 GHz.
Norton ha spiegato che “la fee di mining delle monete è attualmente il 15% della criptovaluta assegnata al miner”, inoltre ha aggiunto che altri costi come le gas fees e le fees di swap sarebbero a carico degli utenti.
A partire da ora, Norton Crypto supporta solo il mining di ethereum (ETH). La piattaforma crea un wallet digitale di Ethereum per gli utenti, quindi lo crittografa e lo archivia nel cloud.
“Valuteremo potenzialmente l’aggiunta di altre valute in futuro”, ha affermato Norton.
Mining di BTC con una Tesla
Nel frattempo, alcuni proprietari di Tesla hanno utilizzato le loro auto elettriche per fare mining di criptovalute. Secondo un rapporto della CNBC, Chris Allessi, che è stato il primo rivenditore di auto elettriche del Wisconsin e fa ogni tipo di ingegneria con le auto elettriche, ha iniziato a fare mining di criptovalute con la sua Tesla nel 2018.
“Mi piace l’elettricità. Mi piace fare zapping, costruire cose. Tu mi dai un motore elettrico, io ti do un prodotto finito”, ha affermato Allessi, che ha provato a fare mining di Bitcoin (BTC) collegando un impianto di mining direttamente alla batteria della sua auto, mentre usava un inverter di potenza per regolare la tensione della batteria elettrica di Tesla.
Siraj Raval è l’ennesimo proprietario di Tesla che usa la sua Tesla Model 3 del 2018 per fare mining di criptovalute. Raval ha affermato che quando i prezzi delle criptovalute erano al culmine nel 2021, guadagnava fino a 800 USD al mese.
Whit Gibbs, CEO e fondatore di Compass, un fornitore di servizi di mining di bitcoin, ha spiegato che è completamente fattibile utilizzare una Tesla per il mining di criptovalute.
“I meccanismi ci sono tutti. Hai una fonte di energia, hai spazio, hai la possibilità di aggiungere raffreddamento. C’è sicuramente abbastanza energia fornita dalla batteria per accendere un ASIC e farlo funzionare”, ha spiegato Gibbs.
Tuttavia, con la difficoltà di Bitcoin – una misura di quanto sia difficile estrarre un blocco Bitcoin – che sale ai massimi storici, il mining tramite Tesla potrebbe non valerne la pena.
“Utilizzerà i suoi guadagni, sia dai servizi di trasporto che dai servizi di mining di criptovaluta, per pagare le proprie spese, come riparazioni, costi dell’elettricità e aggiornamenti”, ha affermato Raval.
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