L’UE impone nuove normative stringenti sulle criptovalute

Fredrik Vold
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UE
Fonte: AdobeStock / Sergey Kelin

Dopo che l’UE ha raggiunto un accordo sulla regolamentazione delle criptovalute, che stabilisce normative stringenti per tutti gli operatori del mercato delle criptovalute, l’industria crypto ricorda che c’è ancora “molto lavoro da fare”.

Rebecca Rettig, consigliere generale per la piattaforma di finanza decentralizzata (DeFi) Aave (AAVE) e direttrice del consiglio di amministrazione della Silvergate Bank, amica delle criptovalute, ha applaudito lo sforzo di “fornire chiarezza nel settore crypto”, che ha affermato di aver “richiesto per anni. Ma c’è ancora molto lavoro da fare”.

Ha continuato dicendo che, dato che la DeFi sarà prossimamente sul radar dell’UE, il settore della DeFi deve assicurarsi che i responsabili politici comprendano la tecnologia e il fatto che la DeFi “deve essere regolata in modo diverso”, rispetto agli attori crypto centralizzati.

“Mentre l’UE approfondisce la DeFi, collaboreremo con i responsabili politici per garantire che ci sia un sistema sicuro e robusto per gli utenti, creando allo stesso tempo spazio per l’innovazione continua nel mondo Web3“, ha aggiunto Rettig.

Nel frattempo, le nuove regole costituiscono un accordo provvisorio sul tanto atteso quadro normativo Markets in Crypto-assets (MiCA) e ritengono i cosiddetti fornitori di servizi di crypto asset (CASP) responsabili in misura molto maggiore rispetto a prima.

Commentando l’accordo, Bruno Le Maire, ministro francese dell’Economia, delle finanze e della sovranità industriale e digitale, ha affermato che il nuovo regolamento “metterà fine al wild west delle criptovalute”, confermando il ruolo dell’UE come “stabilimento di standard per argomenti digitali”.

Tra i requisiti che verranno imposti ai CASP in base alle nuove regole c’è la responsabilità legale per le società in caso di perdita dei crypto-asset dei loro clienti. La regola copre tutte le società centralizzate nel settore crypto, compresi i fornitori di wallet “hosted” o custodial, ma non i cosiddetti “wallet unhosted” o solo portafogli privati ​​​​normali, controllati dai loro utenti.

Inoltre l’annuncio afferma che oltre alle regole sui wallet, le nuove normative impongono anche nuovi requisiti volti a prevenire “manipolazioni di mercato e abuso di informazioni privilegiate”.

Inoltre, le regole sono andate in dettaglio sull ‘”impatto ambientale e climatico” di vari attori nel mercato delle criptovalute. In futuro questi attori dovranno dichiarare le informazioni relative al loro impatto ambientale, in linea con gli standard tecnici che saranno sviluppati dall’Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati (ESMA).

L’annuncio ha aggiunto che la Commissione europea entro due anni pubblicherà un rapporto sull’impatto ambientale delle criptovalute, oltre a introdurre “standard minimi obbligatori di sostenibilità” per meccanismi di consenso come il proof-of-work (PoW).

Inoltre, l’accordo appena raggiunto prevede che l’Autorità bancaria europea (EBA) avrà il compito di mantenere un elenco aggiornato di tutti i fornitori di servizi che non rispettano le regole dell’UE.

Per i fornitori di servizi la cui società madre si trova nei paesi che l’UE considera ad alto rischio di riciclaggio di denaro, o nei paesi nell’elenco dell’UE delle “giurisdizioni non cooperative a fini fiscali”, verranno adottate misure aggiuntive. Ciò include “controlli rafforzati” in linea con il quadro antiriciclaggio dell’UE.

Nuova normativa per le Stablecoin 

Per le stablecoin, i nuovi regolamenti stabiliscono che solo le stablecoin completamente garantite saranno conformi e che i possessori devono essere in grado di riscattare la moneta con un rapporto 1:1 “in qualsiasi momento e gratuitamente dall’emittente”.

Ha aggiunto che tutte le stablecoin cadranno sotto la supervisione dell’Autorità bancaria europea.

Una presenza fisica dell’emittente stablecoin nell’UE sarà una “precondizione per qualsiasi emissione“.

Nel frattempo, commentando prima dell’annuncio di giovedì, Philipp Pieper, il co-fondatore del provider di infrastrutture DeFi Swarm, ha dichiarato in un commento inviato via email a Cryptonews.com, prima della decisione che le nuove regole dovrebbero colpire particolarmente le stablecoin.

Le stablecoin sono “in prima linea”, ha detto Pieper, prevedendo correttamente che ci sarebbero “alcune nuove regole abbastanza pesanti in arrivo in relazione alla registrazione e all’emissione”.

NFT esclusi dalla normativa dell’UE

L’annuncio afferma che i token non fungibili (NFT) sono “esclusi dall’ambito di applicazione a meno che non rientrino nelle categorie di criptovalute esistenti”.

Ha aggiunto che ulteriori regolamenti che coprano il mercato NFT saranno proposti dalla Commissione europea “se ritenuto necessario”.

La nuova normativa è ancora soggetta ad approvazione

Le nuove regole sono ancora soggette all’approvazione del Consiglio Europeo e del Parlamento Europeo prima di entrare in vigore.

Si aggiungono al regolamento sul trasferimento di fondi (TFR) concordato all’inizio di questa settimana, che riguardava la tracciabilità dei trasferimenti di criptovalute e le regole relative ai cosiddetti “wallet unhosted”.

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