Nuovi guai per DCG: Presto in liquidazione Genesis Trading e il ramo lending

Marcello Bonti
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Fonte: AdobeStock / Timon
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Nuovi movimenti in vista per cercare di onorare i debiti della società crypto Genesis. È stato raggiunto un accordo con i principali creditori per la vendita del ramo della compagnia dedicato a lending e trading di criptovalute.

Per onorare l’accordo, il proprietario di Genesis, Digital Currency Group (DCG) di Barry Silbert, scambierà in titoli emessi da DGC l’attuale quota relativa ai due rami della compagnia per un valore di 1,1 miliardi di dollari. Inoltre, DCG si impegna a ricapitalizzare i prestiti attualmente in corso entro la fine del 2023 contraendo un nuovo prestito per un valore di circa 500 milioni di dollari.

L’accordo prevede che DCG “conferisca la sua partecipazione” in Genesis Global Trading a una holding nota come Genesis Global Holdco. L’obiettivo dell’operazione finanziaria è ricondurre sotto un unico ombrello tutte le entità che fanno a capo a Genesis. In pratica la vendita da parte di DCG del ramo di Genesis dedicato a lending e trading di criptovalute.

Secondo Genesis, l’accordo “massimizzerà il valore per tutti i clienti e gli stakeholder di Genesis”.

Genesis ha presentato istanza di fallimento secondo la procedura assistita regolamentata dal Chapter 11 del Codice fallimentare statunitense lo scorso 19 gennaio. In quell’occasione, la società ha presentato una soluzione che “consentirà all’azienda di ricostituirsi sotto una nuova proprietà”.

Tra i creditori coinvolti nel nuovo accordo figurano la stessa DCG, proprietaria di Genesis, e un “gruppo di creditori ad hoc” i cui crediti complessivamente ammontano a oltre 2 miliardi di dollari, stando a quanto si legge in un comunicato stampa di Genesis.

Gemini figura tra i creditori ma finanzierà l’operazione con 100 milioni di dollari

Stando a quanto si legge nel comunicato stampa diffuso per annunciare l’operazione finanziaria, l’exchange crypto Gemini prenderà parte all’operazione contribuirà con 100 milioni di dollari a ripagare i propri clienti del programma Earn, come parte dell’accordo per il salvataggio delle compagnie coinvolte nel fallimento.

Gemini in passato si è appoggiata a Genesis per il programma di conti deposito crypto ad alto rendimento Earn. A metà novembre, come contraccolpo delle vicende che interessavano FTX, i clienti del conto deposito Earn non avevano più potuto prelevare i propri fondi.

Secondo Cameron Winklevoss, l’accordo siglato dal Tribunale fallimentare è stato pensato per consentire agli utenti di Earn di recuperare i propri fondi. Ma Gemini ribadisce il proprio impegno per dare ai propri clienti la possibilità di tornare in pieno possesso dei propri asset, una mossa che vuole dimostrare l’impegno e la serietà dell’exchange malgrado i tempi difficili:

La querelle tra i proprietari di Gemini, i gemelli Winklevoss, e la dirigenza DGC si protrae già da qualche mese. Ci sono stati momenti al vetriolo fatti di pubbliche accuse e reciproche recriminazioni, di fatto il CEO Barry Silbert a lungo ha cercato di tenere nascosta la reale portata del buco di bilancio che ha determinato il recente fallimento della compagnia:

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