PayPal ha rivelato di avere ingenti investimenti in crypto – Ecco i dettagli

Gaia Rossi
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Paypal

 

Alla fine del 2022 il gigante globale dei pagamenti PayPal deteneva 604 milioni di dollari dei suoi clienti, suddivisi per quasi il 90% in Bitcoin ed Ethereum.

PayPal rivela tutti gli investimenti crypto


Secondo il rapporto annuale presentato alla Securities and Exchange Commission (SEC) degli Stati Uniti, PayPal deteneva 291 milioni di dollari in BTC, 250 milioni di dollari in ETH e altri 63 milioni di dollari in Litecoin e Bitcoin Cash al 31 dicembre.

La società, quindi, alla fine del 2022, deteneva 604 milioni di dollari in crypto, ma si tratta di un calo rispetto ai 690 milioni di dollari di settembre. Questa diminuzione si è verificata durante il crollo delle crypto e il calo di fiducia  per via dello scandalo di FTX.

Il valore delle crypto detenute da PayPal rappresenta il 67% delle passività finanziarie totali della società, per un valore di 902 milioni di dollari al 31 dicembre. Secondo quanto si legge nel documento, le attività finanziarie totali della società superano i 25 miliardi di dollari.

Nell’ottobre 2020 PayPal ha avviato il servizio che consente ai clienti negli Stati Uniti di acquistare e vendere alcune crypto. L’azienda ha poi esteso il servizio al Regno Unito e ha in programma un’espansione internazionale.

Si tratta della prima volta che il gigante dei pagamenti include una ripartizione dei suo investimenti crypto, visto che il suo precedente rapporto finanziario annuale non li rivelava. Nel documento, PayPal ha dichiarato di aver sentito la necessità di includere la ripartizione dei suoi investimenti in crypto, a causa dei recenti sviluppi del settore. Ha scritto:

“A causa dei rischi associati alle criptovalute, compresi quelli tecnologici, legali e normativi, riconosciamo una passività di salvaguardia degli asset crypto per riflettere il nostro obbligo di salvaguardare quelli detenuti a beneficio dei nostri clienti”.

PayPal ha inoltre precisato di custodire gli asset digitali dei clienti tramite una società di custodia di terze parti. La società ha sottolineato che per contratto richiede al custode di separare gli asset dei clienti e di non mischiarli con asset proprietari o di altro tipo, aggiungendo che:

“Non siamo certi che questi obblighi contrattuali, anche se osservati scrupolosamente dal depositario, riescano a impedire che tali asset siano considerati parte del patrimonio del depositario ai sensi della legge fallimentare o di altre leggi sull’insolvenza”.

Nel frattempo la scorsa settimana il CEO di PayPal, Dan Schulman, ha annunciato che lascerà l’azienda entro la fine dell’anno. Schulman ha guidato la società da quando si è separata da eBay nel 2015 ma rimarrà lo stesso un membro del consiglio di amministrazione di PayPal.

PayPal ha dovuto adottare alcune misure di riduzione dei costi a causa della crisi del mercato globale. Infatti l’azienda ha tagliato la propria forza lavoro del 7%, per un totale di circa 2.000 dipendenti, al fine di “rafforzarsi” e “rimodellarsi” in un “ambiente macroeconomico difficile”.

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