Perché Microsoft ha vietato il mining crypto sui servizi cloud?

Christian Boscolo
| 2 min read

Secondo un rapporto pubblicato dal quotidiano on-line The Register, il colosso tecnologico Microsoft ha vietato il mining di criptovalute all’interno dei suoi servizi cloud “Azure“. La società ha aggiornato i suoi termini di licenza per i servizi online, emessi all’inizio di dicembre, per includere le restrizioni.

D’ora in poi i clienti di Azure dovranno chiedere l’autorizzazione di Microsoft prima di utilizzare i servizi per il mining di criptovalute. La società guidata da Satya Nadella ha affermato che la misura proteggerà gli utenti dai rischi e dalle attività legate al settore. La nuova politica Microsoft recita quanto segue:


Politica di utilizzo aggiornata per chiarire che il mining di criptovaluta è proibito senza previa approvazione di Microsoft. Né il Cliente, né coloro che accedono a un Servizio online tramite il Cliente, possono utilizzare un servizio online per estrarre criptovaluta senza la previa approvazione scritta di Microsoft.

Microsoft si unisce ad altri player

Microsoft ha fornito anche alcuni dettagli sulla sua nuova politica contro il mining di criptovalute spiegando che si tratta di misure atte a proteggere il suo sistema cloud.  La società afferma che il mining di criptovalute può “interrompere” o “compromettere” i suoi servizi online. Inoltre, ritiene che gli utenti di criptovalute possano “spesso essere collegati a frodi informatiche e attacchi di abuso”. E qui siamo di fronte ai soliti luoghi comuni, anche se in questo caso vengono utilizzati come espediente per sospendere un servizio senza fornire spiegazioni più esaurienti. 

L’inverno delle criptovalute

A differenza di Microsoft, Google e altri giganti della tecnologia hanno vietato il mining di criptovalute dai servizi cloud qualche tempo fa. Per questo The Register ipotizza che il cambiamento sia correlato alla tendenza al ribasso delle risorse digitali. 

Dalla fine del 2021, Bitcoin e altre criptovalute hanno perso oltre l’80% del loro valore. Il trend negativo ha avuto ripercussioni anche sull’industria del mining. I minatori di bitcoin hanno dovuto mettere all’asta gran parte della loro fornitura di BTC per mantenere le loro operazioni. Pertanto, osserva il rapporto, “Microsoft potrebbe essere preoccupata che i minatori non paghino le bollette del cloud”. Il rapporto ipotizza che Azure, i servizi cloud dell’azienda, potrebbe trovarsi di fronte a carenze di capacità. Pertanto, la società potrebbe ridurre la domanda tagliando il settore del cripto-mining.

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