Perché la Russia vuole lanciare un rublo digitale?

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Source: Serhii Tyaglovsky/Unsplash

La guerra in Ucraina non sta andando benissimo e, nonostante il prezzo del gas abbia generato guadagni record per il Cremlino, l’embargo di USA e Europa sta mettendo in ginocchio l’economia russa. 

Da questi presupposti nasce l’accelerazione nei confronti del rublo digitale (CBDC), il cui sviluppo potrebbe incoraggiare altre collaborazioni economiche oltre a quelle con la Cina e costituirebbe una sorta di nuova valuta, simile a quelle presenti nei Metaversi.

Anatoly Aksakov, il legislatore russo a capo della commissione finanziaria della Duma, la camera bassa del parlamento russo, ha affermato che dopo il lancio del rublo digitale all’inizio del prossimo anno, Mosca intende utilizzarlo per diminuire la sua dipendenza dalla finanza occidentale.

«Il tema delle risorse finanziarie digitali, del rublo digitale e delle criptovalute è in forte espansione poiché i Paesi occidentali stanno imponendo sanzioni e creando problemi per i bonifici bancari, anche negli accordi internazionali», ha affermato, come citato da Reuters, Anatoly Aksakov.

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Le criptovalute sono altamente volatili e non regolamentate. Nessuna tutela del consumatore. Potrebbe essere applicata una tassa sugli utili.

Aksakov ha anche sottolineato che il progetto è fondamentale perché i flussi finanziari possano aggirare i sistemi controllati dai Paesi che mantengono relazioni gelide con la Russia. La Banca di Russia, la banca centrale del Paese e il governo, non sono riusciti a raggiungere un consenso sulla regolamentazione delle criptovalute ma ha affermato di sperare che una legge in merito possa finalmente essere pronta entro la fine del 2022.

«Se lo lanciamo altri Paesi inizieranno a usarlo attivamente in futuro e il controllo dell’America sul sistema finanziario globale finirà», ha aggiunto Aksakov.

Lo scorso marzo, la Banca di Russia ha annunciato di aver lanciato ufficialmente (anche se in prova) il rublo digitale, completando i primi trasferimenti di CBDC tra i cittadini. Al momento dell’annuncio, tre banche su 12 istituti finanziari nel gruppo pilota della CBDC avevano già integrato la piattaforma del rublo digitale, con due di loro che stavano finalizzando un: “ciclo completo di trasferimenti tra clienti che utilizzano applicazioni di mobile banking”.