Miner commercializza una nuova tecnologia per il mining BTC
Determinato a ridurre le emissioni di CO2 delle sue operazioni di mining di Bitcoin (BTC) e a ridurre la bolletta dell’elettricità, il miner polacco Paweł Wojciechowski ha iniziato a utilizzare moduli fotovoltaici (PV) per fare mining di criptovalute, allocando il calore in eccesso per riscaldare l’acqua nella sua famiglia. Tra la crescente domanda per il suo know-how, Wojciechowski ha deciso di commercializzare la tecnologia.
Wojciechowski, che gestisce un’azienda IT a Gniezno, nella Polonia occidentale, ha detto al sito di notizie polacco Onet.pl che, con il suo marchio Flame IT, fornirà ai consumatori la sua invenzione: una caldaia intelligente che deve essere collegata al sistema di riscaldamento della casa e utilizza il calore generato dall’attrezzatura per il mining di criptovalute.
“Avrai bisogno di un idraulico per farlo, ma il processo non è complicato. Questa caldaia deve essere collegata a un dispositivo che genera calore. Nel mio caso, è la mia attrezzatura per il mining di criptovalute”, ha detto il minator.
L’hardware per il mining di bitcoin del minator richiede 38 Kilowatt all’ora (kWh) di elettricità ogni 24 ore. In confronto, un frigorifero medio consuma 0,8 kWh nello stesso periodo. Poiché le operazioni di mining di bitcoin hanno aumentato il consumo energetico della sua famiglia, Wojciechowski ha inizialmente deciso di installare 31 pannelli sul tetto della sua casa, acquisendo una capacità totale di 9,9 Kilowatt di picco (kWp). Successivamente ha deciso di installare altrettanti pannelli per raggiungere una potenza di circa 20 kWp.
Wojciechowski afferma che, per sviluppare il suo prodotto, ha stabilito legami con una fabbrica specializzata nella produzione di soluzioni per il riscaldamento e anche con una società chimica straniera senza nome.
“In questo modo, ci siamo assicurati l’accesso a esperti di prim’ordine e a un laboratorio chimico che non saremmo mai in grado di costruire da soli”, secondo l’imprenditore.
Wojciechowski ha affermato che questa cooperazione ha consentito alla sua azienda di acquisire un agente chimico in cui è immerso l’hardware di mining di criptovalute. Il composto è “sicuro non solo per le apparecchiature elettroniche, ma anche per gli esseri umani”. Con l’uso dell’agente, l’ingranaggio trasmette il suo calore al sistema di riscaldamento che poi lo distribuisce in tutta la casa di Wojciechowski.
Il prezzo del prodotto non è stato divulgato.
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