Polkadot è la blockchain più ecosostenibile. Basterà per garantirne il successo?

Marcello Bonti
| 2 min read
Polkadot - Fonte Traxer/Unsplash
Polkadot – Fonte Traxer/Unsplash

Buone notizie dal fronte Polkadot che si conferma blockchain più ecosostenibile secondo i dati elaborati da PolkadotInsider. Polkadot [DOT] ha consumato meno energia rispetto a tutte le altre criptovalute. Il dato potrebbe riflettersi positivamente su Polkadot e migliorare la percezione da parte degli investitori.

Non è ancora scoccata la scintilla

Meno incoraggianti i dati elaborati dalla compagnia di analisi on-chain Santiment. Durante tutto lo scorso mese la propensione all’investimento per Polkadot è rimasta negativa. Non sorprenderebbe però un’inversione di tendenza nei confronti della crypto più ecosostenibile vista la crescente sensibilità degli investitori verso le tematiche ESG.

Se è vero che una metrica del successo è l’interesse, allora non può che far bene sapere che anche di Polkadot si inizia a parlare di più. Nell’ultima settimana la blockchain è stata citata sui social molto più spesso, il 19% in più, così come è cresciuto l’engagement del 23,9%.

Polkadot registra un’impennata delle transazioni

Positivi anche i dati elaborati da SubScan, cresce il numero delle transazioni giornaliere, passando da 9,5 milioni a 58,4 milioni nell’ultima settimana. Questo dato potrebbe indicare che un maggior numero di persone opera attivamente in DOT.

Eppure, malgrado i risvolti positivi, la dominance di DOT sul mercato è calata mentre è cresciuta la volatilità del 2,76% nell’ultimo mese. Si potrebbe interpretare questo dato come una prova di un basso livello di fiducia da parte degli investitori nei confronti di DOT. Insomma, c’è ancora incertezza sulle future performance di Polkadot.

I dati che abbiamo visto finora potrebbero non essere sufficienti per far registrare i tanto attesi guadagni per Polkadot nel breve termine. Ciò non toglie che nel lungo termine queste metriche potrebbero rivelarsi cruciali e fare la differenza rispetto ad altri progetti più energivori.

Tokenomic DOT - Fonte CoinMarketCap
Tokenomic DOT – Fonte CoinMarketCap

Al momento il prezzo di DOT è di 6,18$ con un calo del 5,51% nelle 24 ore, secondo CoinMarketCap.

Come cogliere al balzo le opportunità degli investimenti ESG

Oggi si sente spesso parlare di investimenti in ambito ESG, Environment, Social e Governance. Ovvero gli investimenti che premiano aziende dedite alla tutela dell’ambiente, della comunità e della gestione responsabile del business. È una moda? Probabilmente no, quanto piuttosto un’inversione di tendenza cui presto dovranno adattarsi tutti i modelli produttivi.

Intanto, un buon investitore deve fare attenzione e cogliere al volo le migliori opportunità quando si presentano. È il caso dei progetti che nascono con l’obiettivo di perseguire politiche di ecosostenibilità e riduzione dell’impatto ambientale, come nel caso del progetto in prevendita C+Charge.

Grazie al suo ecosistema, C+Charge permetterà il pagamento delle ricariche delle auto elettriche presso le colonnine della propria catena di distribuzione con il token nativo CCHG. Come ricompensa, verranno distribuiti dei crediti di carbonio sotto forma di Goodness Native Token (GNT).

Il mercato del credito di carbonio volontario rappresenta un’area ancora non del tutto compresa ma dal grande potenziale che C+Charge vuole sfruttare per incentivare le ricariche presso la propria rete di stazioni di ricarica. Ognuno di questi crediti è associato a progetti a tutela dell’ambiente finanziati anche grazie al supporto di grossi amministratori di capitali come a16z Crypto, Samsung Next e Invesco.

Al momento è in corso la prevendita dei token C+Charge offerti a un prezzo più conveniente in attesa del lancio ufficiale su exchange.

Vai alla prevendita di C+Charge 

 

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