Presidente della Fed, Powell – Non vogliamo soffocare le crypto!
Il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, ha chiarito che la banca centrale non intende impedire l’innovazione delle criptovalute, anche se il settore è ancora pieno di frodi e di rischi.
Ieri Powell ha tenuto un discorso a Capitol Hill, davanti alla Commissione bancaria del Senato. Alla domanda relativa al settore crypto, ha affermato che la banca centrale statunitense è stata “piuttosto attiva” in questo ambito, oltre ad aver riconosciuto che la tecnologia blockchain ha diversi casi d’uso nel mondo reale.
Ha affermato ai membri della commissione:
“Dobbiamo essere aperti all’idea che, da qualche parte, c’è una tecnologia che può essere utilizzata per un’innovazione produttiva che migliora la vita delle persone”.
Inoltre ha aggiunto:
“Non vogliamo che la regolamentazione soffochi l’innovazione in un modo che favorisca solo gli operatori storici e questo genere di cose. Però, come tutti gli altri, stiamo osservando ciò che sta accadendo nel settore crypto e quello che vediamo è una certa agitazione, assistiamo a frodi e a una mancanza di trasparenza”.
Inoltre ha affermato ancora una volta che le banche e le altre istituzioni finanziarie dovrebbero rimanere prudenti rispetto all’industria crypto.
“Vediamo diversi aspetti che indicano che le istituzioni finanziarie regolamentate dovrebbero essere piuttosto caute nell’operare nel settore crypto”.
Powell ha aggiunto che sarebbe lieto che il Congresso intervenisse con un nuovo quadro giuridico per le criptovalute. Ha affermato che, sebbene le autorità di regolamentazione siano preoccupate per il coinvolgimento delle banche nelle stablecoin, tali token potrebbero avere un posto nel sistema finanziario se adeguatamente regolamentati.
A seguito di una serie di fallimenti di alto profilo nel settore crypto degli asset digitali lo scorso anno, tra cui il crollo di FTX, le autorità di regolamentazione americane hanno assunto una posizione sempre più aggressiva nei confronti del settore crypto.
La SEC, in particolare, ha dato un giro di vite alle società crypto. Finora quest’anno la commissione ha ordinato a Kraken di interrompere i suoi servizi di staking e di pagare 30 milioni di dollari di multa, mentre ha minacciato Paxos di intentare una causa per l’emissione della stablecoin Binance USD (BUSD).
Il contagio delle crypto può estendersi alla TradFi?
La maggiore attenzione nei confronti delle istituzioni che hanno a che fare con le società crypto arriva nel momento in cui la banca Silvergate, amica delle criptovalute, ha dovuto affrontare problemi a causa del recente crollo delle crypto. La scorsa settimana la banca aveva annunciato che non sarebbe stata in grado di depositare in tempo il suo rapporto finanziario annuale 10-K alla SEC e che sta valutando la sua capacità di rimanere in attività.
Silvergate è stata tra i lender crypto maggiormente colpiti dal crollo di FTX nel novembre dello scorso anno. Infatti dopo il fallimento dell’exchange, la banca ha subito una corsa agli sportelli e ha dovuto vendere ben 5,2 miliardi di dollari di titoli di debito che deteneva in bilancio con una perdita significativa, per coprire circa 8,1 miliardi di dollari di prelievi da parte degli utenti.
Ha subito una perdita di 718 milioni di dollari, che secondo quanto riferito supera i profitti totali della banca dal 2013. Inoltre Silvergate aveva solo 3,8 miliardi di dollari di depositi alla fine del 2022, rispetto agli 11,9 miliardi del 2021.
I problemi di Silvergate potrebbero preoccupare il settore della finanza tradizionale, visto che la banca ha ricevuto almeno 3,6 miliardi di dollari in prestiti dalle Federal Home Loan Banks, un sistema progettato per sostenere i mutui immobiliari e gli investimenti della comunità.
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