Previsione del prezzo di Bitcoin: Cosa dobbiamo aspettarci dall’imminente rapporto sul CPI?

Sauro Arceri
| 3 min read

Mentre ci addentriamo nelle previsioni sul prezzo di Bitcoin, l’imminente rapporto sull’indice dei prezzi al consumo (CPI) negli Stati Uniti incombe, sollevando domande sul suo potenziale impatto sul mercato delle criptovalute.

Questo indicatore economico chiave ha storicamente influenzato le tendenze del mercato, ma cosa possiamo prevedere in particolare per Bitcoin in questo scenario?

Questa previsione esplorerà i potenziali risultati e il modo in cui potrebbero influenzare la traiettoria del prezzo di Bitcoin nel prossimo futuro.

Il tasso d’inflazione di base degli Stati Uniti in primo piano


L’indice dei prezzi al consumo (CPI) riporta un aumento del 5,0% su base annua dei prezzi al consumo negli Stati Uniti nel marzo 2023, con un tasso annuo destagionalizzato di 301,836.

Il mercato aveva previsto una crescita maggiore del 5,2%, che avrebbe portato a 302,254 punti; tutto sommato, quindi, il calo è quello previsto.

L’inflazione complessiva è in calo da nove mesi consecutivi ed è attualmente al livello più basso da maggio 2021. Il calo dei costi energetici è il principale responsabile della diminuzione dei prezzi.

Il tasso d’inflazione di base degli Stati Uniti, che esclude i prezzi volatili di cibo ed energia, è il parametro principale nelle analisi di economisti, politici e investitori.

Il tasso di inflazione di base, infatti, è considerato un indicatore migliore delle tendenze dei prezzi a lungo termine, e una deviazione significativa dalle aspettative potrebbe potenzialmente avere un impatto sui mercati finanziari, comprese le criptovalute come Bitcoin.

Qual è l’impatto del CPI statunitense sul mercato di Bitcoin e delle criptovalute?


Il tasso di inflazione di base degli Stati Uniti ha un impatto significativo sul prezzo di Bitcoin. Se il tasso di inflazione è più alto del previsto, di solito il dollaro USA si rafforza, esercitando una pressione al ribasso sul prezzo di Bitcoin.

Al contrario, se il tasso d’inflazione è più basso del previsto, può indebolire il dollaro USA, favorendo un aumento del prezzo di Bitcoin.

Di conseguenza, molti investitori e traders monitorano attentamente la pubblicazione del rapporto CPI, in quanto può influenzare in modo significativo le loro decisioni di trading.

Prezzo di Bitcoin


Nel momento in cui scriviamo, Bitcoin è scambiato a 27.583 dollari con un volume di scambi di 13,5 miliardi di dollari nelle ultime 24 ore.

CoinMarketCap lo colloca al primo posto nella classifica generale delle criptovalute, con una capitalizzazione di mercato di oltre 534 miliardi di dollari.

Bitcoin sta lottando per rompere la resistenza significativa a 27.700 dollari, il che suggerisce che la principale criptovaluta è ancora dominata da un sentimento ribassista che negli ultimi giorni ha preso il sopravvento, mentre i rialzisti lottano per superare la soglia.

Tuttavia, il trading range di Bitcoin rimane compreso tra 27.250 e 27.700 dollari; ma non è ancora detta l’ultima parola.

Oggi verranno pubblicati i dati sull’inflazione negli Stati Uniti, infatti, e questo potrebbe portare Bitcoin a uscire dall’attuale range in cui si trova confinato.

Se i dati dell’inflazione rafforzeranno il dollaro, allora il prezzo di Bitcoin potrebbe subire ulteriori ribassi; si invece i dati sul CPI saranno più deboli, significa che l’economia americana (e il dollaro) sono in difficoltà, e questo spingerà il prezzo di Bitcoin verso l’alto.

Se Bitcoin riesce a superare il livello di 27.700 dollari, ha la possibilità di raggiungere di nuovo la soglia di 28.050 dollari, e forse spingersi fino a 28.650 dollari. Tuttavia, se Bitcoin rimane al di sotto dei 27.700 dollari, gli investitori potrebbero prendere in considerazione la possibilità di vendere allo scoperto con obiettivi a 27.450 e 27.150 dollari.

A questo punto non ci resta che incrociare le dita in attesa di qualche notizia positiva!

Le criptovalute sono altamente volatili e non regolamentate. Nessuna tutela del consumatore. Potrebbe essere applicata una tassa sugli utili.

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