Qual è il Paese con Maggiore Adozione Crypto? – Report di Chainalysis

Sead Fadilpašić
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Adozione
Fonte: AdobeStock / A. Solano

Nell’ultimo rapporto di Chainalysis, società di analisi blockchain, nell’elenco delle adozioni globali spiccano 3 novità: al primo posto troviamo il Vietnam, gli Stati Uniti salgono al quinto e la Cina rientra nella top 10.

Nel rapporto “The 2022 Geography of Cryptocurrency”, i primi 5 Paesi nella classica dell’ adozione globale delle criptovalute sono: Vietnam, Filippine, Ucraina, India e Stati Uniti. 

Sempre secondo la classifica generale, nella top 10 troviamo anche Pakistan, Brasile, Thailandia, Russia e Cina.

La Top 20 del Global Crypto Adoption Index del 2022

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Fonte: Report “The 2022 Geography of Cryptocurrency”

Vietnam al primo posto nell’adozione crypto

Il Vietnam, per il secondo anno consecutivo, si è classificato al primo posto nell’adozione crypto. Il rapporto rileva che, secondo le classifiche parziali, il Paese mostra “un potere d’acquisto estremamente elevato e un’adozione corretta per la popolazione di strumenti crypto centralizzati, DeFi (finanza decentralizzata) e P2P (peer-to-peer)”.

Inoltre Chainalysis ha rilevato, in un sondaggio del 2020, che il 21% dei consumatori vietnamiti ha dichiarato di utilizzare o possedere crypto. Inoltre i media locali suggeriscono che i giochi basati sulle criptovalute sono molto popolari in Vietnam, sia per i giocatori che per i costruttori.

Degno di nota è anche il fatto che le Filippine abbiano “fatto un salto gigantesco” dal 15° al 2° posto. 

Nel rapporto si legge:

“Entrambi i Paesi hanno motori di crescita simili: i giochi play-to-earn (P2E) e le rimesse”

Adozione crypto: gli Stati Uniti salgono in classifica

Nel frattempo gli Stati Uniti sono saliti in classifica. Quest’anno si trovano al 5° posto, rispetto all’8° del 2021 e al 6° del 2020. È interessante notare che, mentre il Paese si posiziona tra i primi tre in altri sottoindici, si trova in fondo alla classifica, al 111° posto, per quanto riguarda la popolazione e l’utilizzo dello scambio P2P corretto per il potere d’acquisto.

Secondo il rapporto, “questo non sorprende, poiché la nostra ricerca mostra che l’utilizzo dello scambio P2P tende a essere più elevato nei Paesi con un basso potere d’acquisto”:

“L’aspetto forse più interessante è che gli Stati Uniti sono di gran lunga il Paese sviluppato con il più alto ranking nel The 2022 Global Crypto Adoption Index 10, e uno degli unici due ad entrare nella top 20 insieme al Regno Unito”.

Cina sale al 10° posto nell’adozione crypto: il divieto è inefficace? 

Un altro Paese è salito significativamente: dopo essere stato il 13° nel 2021, la Cina è approdata quest’anno al 10° posto. Secondo i sottoindici la Cina è “particolarmente forte” nell’utilizzo dei servizi centralizzati, collocandosi al 2° posto per il volume delle transazioni corrette per il potere d’acquisto sia a livello globale che al dettaglio.

Occorre tenere in considerazione la repressione del governo cinese sulle criptovalute e il divieto di trading su tutte le crypto previsto per settembre 2021. Tuttavia nel rapporto si legge:

“Sebbene il divieto abbia inizialmente causato un forte calo dell’attività delle criptovalute, il mercato cinese negli ultimi mesi è rimbalzato, suggerendo che forse il divieto è inefficace o non applicato correttamente”.

Dominio dei mercati emergenti

Chainalyisis ha dichiarato che una tendenza specifica si è rafforzata nel 2021: “i mercati emergenti dominano la classifica”. Il rapporto ha utilizzato un quadro stabilito dalla Banca Mondiale, che classifica i Paesi in base ai livelli di reddito e allo sviluppo economico in alto reddito, medio-alto reddito, medio-basso reddito e basso reddito.

Il rapporto ha rilevato che “le due categorie centrali dominano la parte superiore del nostro indice”. Tra i primi 20 Paesi classificati sopra riportati:

  • 10 sono a reddito medio-basso: Vietnam, Filippine, Ucraina, India, Pakistan, Nigeria, Marocco, Nepal, Kenya e Indonesia;
  • 8 sono a reddito medio-alto: Brasile, Thailandia, Russia, Cina, Turchia, Argentina, Colombia ed Ecuador;
  • 2 sono ad alto reddito: Stati Uniti e Regno Unito.

Gli utenti dei paesi a reddito medio-basso e medio-alto tendono ad affidarsi alle criptovalute per:

  • inviare rimesse;
  • preservare i propri risparmi in tempi di volatilità della valuta fiat;
  • soddisfare altre esigenze finanziarie proprie delle loro economie.

Il rapporto conclude, dicendo:

“Questi Paesi più di altri tendono ad affidarsi a Bitcoin e alle stablecoin“.

L’adozione crypto rallentata

L’adozione globale delle criptovalute si è “stabilizzata” nell’ultimo anno. Secondo quanto riferito da Chainalysis, dalla metà del 2019 è cresciuta costantemente, ha raggiunto il suo massimo storico nel secondo trimestre del 2021 e poi ha iniziato a muoversi “a ondate”, con cali e rimbalzi da un trimestre all’altro.

Negli ultimi due trimestri ha registrato un calo, in concomitanza con l’inizio del mercato ribassista. Inoltre Chainalysis afferma:

“Tuttavia è importante notare che l’adozione globale rimane ben al di sopra dei livelli precedenti al mercato ribassista del 2019”.

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Fonte: Report di Chainalysis “2022 Geography of Cryptocurrency “

I “maggiori” holder crypto hanno continuato a tenere duro durante la flessione del mercato e, in particolare, le loro perdite non sono state registrate nonostante i loro wallet abbiano perso valore, semplicemente perché non hanno venduto.

Il rapporto conclude, dicendo:

“I dati on-chain suggeriscono che gli holder sono ottimisti sulla ripresa del mercato, il che mantiene i fondamentali del mercato relativamente salubri”, 

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