Ripple ha le carte in regola per vincere contro la SEC – Lo afferma l’avvocato delle crypto

Gaia Rossi
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Ripple

L’avvocato pro-Ripple, Jeremy Hogan, ha affermato che la società fintech vincerà la causa contro la SEC e ha svelato le sue motivazioni in un interessante thread l’11 aprile. 

La SEC ha messo sotto accusa Ripple e i suoi dirigenti, accusandoli di vendere titoli non registrati nel dicembre 2020. Ma dopo due anni di cause legali, sta per capitare qualcosa che potrebbe cambiare il settore crypto negli Stati Uniti.

L’avvocato ha dichiarato:

“Si tratta di una battaglia legale ricca di sfumature che potrebbe incidere sul futuro delle crypto”.

La carta vincente di Ripple


Ripple ha sempre sostenuto che per essere considerati dei titoli azionari, ci deve essere un “contratto”. Tale argomentazione si basa sul Test di Howey, che stabilisce alcune linee guida che la SEC considera fondamentali.

Ma Hogan ha recentemente fatto notare che l’agenzia ha citato diversi casi in cui non c’era stato accordo formale scritto. Infatti, la SEC ha vinto importanti cause dove non c’era alcun “contratto di investimento”.

L’avvocato ha dichiarato che le memorie di Ripple possono essere la loro carta vincente nel loro caso giuridico. Un motivo, infatti, è la sua tecnologia blockchain decentralizzata.

A differenza degli acquisti tradizionali, che richiedono un contratto, il processo Ripple è completamente decentralizzato.

Hogan ha spiegato che questa sarà la chiave del loro successo in tribunale, visto che i venditori centralizzati hanno perso cause simili con la SEC.
Inoltre ha affermato:

“Ha senso acquistare le crypto, perché sono decentralizzate. Nessuno possiede la rete. Quindi ha senso che qualcuno acquisti XRP come investimento senza avere nessun contratto. Questo è il fattore chiave di “differenziazione”.

L’avvocato ha affermato che se il giudice comprenderà la tecnologia “Ripple vincerà su questa questione”.

I casi d’uso di Ripple


Una possibile obiezione su XRP è che potrebbe essere considerato centralizzato, visto che è controllato da Ripple. Infatti, l’azienda fintech detiene la metà dell’offerta totale di token e ne regola il rilascio secondo il proprio programma.

Questo è diverso dalle forniture di Bitcoin, che è governato dal meccanismo proof-of-work, o di Ethereum, che è emesso dal consenso proof-of-stake.

Ma se consideriamo che il Ledger XRP è ampiamente utilizzato dalle banche e nelle istituzioni finanziarie in tutto il mondo, i casi d’uso di Ripple potrebbero essere un argomento decisivo per dimostrare la sua vittoria.

XRP si presenta, quindi, come un sistema di pagamento transfrontaliero, non come un titolo finanziario.

 

 

Le criptovalute sono altamente volatili e non regolamentate. Nessuna tutela del consumatore. Potrebbe essere applicata una tassa sugli utili.

 

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