Russi all’estero non possono prelevare fondi da Binance

Tim Alper
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Fonte: Adobe/Rechitan Sorin

 

Gli utenti russi, anche quelli che non si trovano in Russia, si lamentano di avere problemi con l’exchange di criptovalute Binance.

Il canale di notizie finanziarie russe Banksta, basato su Telegram, ha riferito che l’exchange Binance aveva “deciso di punire i russi, indipendentemente dal loro paese di residenza”. Ha scritto: “Se sei russo, allora […] i trasferimenti a banche internazionali sono impossibili”.

Il canale ha anche pubblicato screenshot di un’apparente conversazione in chat tra un membro di lingua russa dello staff di Binance e un cliente. Il cliente in questione ha affermato di essere residente negli Emirati Arabi Uniti, ma il membro dello staff di Binance sembra aver risposto che il motivo per cui i trasferimenti erano stati bloccati nel caso di questo cliente era che quando il cliente si era originariamente iscritto a Binance, aveva scelto “Russia” come paese di residenza.

Il mese scorso, Binance ha annunciato che, a causa dell’invasione russa dell’Ucraina, a tutti i cittadini russi, residenti in Russia e alle società con sede nel paese che detengono criptovalute per un valore superiore a 10.400 USD sarebbe stato vietato effettuare depositi e fare trading sulla sua piattaforma. Tuttavia, l’exchange ha affermato che i suoi nuovi protocolli non si sarebbero applicati nel caso dei russi che vivono all’estero se avessero completato i controlli di verifica dell’indirizzo.

Il media russo BFM ha citato l’amministratore delegato di Crypto-A Alena Narignani affermando che gli utenti potrebbero trovare soluzioni alternative che consentirebbero loro di trasferire i loro fondi, vale a dire prelevando fondi crypto su un wallet non-exchange e quindi utilizzando questo wallet per effettuare un trasferimento su fiat . Ma, ha aggiunto, ciò comporterebbe di più in termini di fees.

Ma Alexander Treshchev, un avvocato e co-presidente del gruppo industriale dell’Associazione russa di criptovaluta e blockchain, ha affermato che gli exchange avrebbero probabilmente colmato qualsiasi potenziale scappatoia e alla fine si sarebbero conformati allo spirito delle sanzioni volte a “complicare la vita” per i russi e “limitare la loro capacità di usare il denaro”.

Treshchev ha osservato che gli exchange hanno già affermato “che rispetteranno le istruzioni di eventuali organi governativi relativi alle sanzioni contro la Russia”.
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