Sam Bankman-Fried chiede il rilascio su cauzione dopo il primo rifiuto

Sead Fadilpašić
| 2 min read
Sam Bankman-Fried. Fonte: screenshot, NBC News / YouTube

Continua la saga che vede coinvolto Sam Bankman-Fried: il fondatore dell’exchange FTX ha presentato una nuova richiesta di rilascio su cauzione dopo che la prima era stata negata appena due giorni fa. Bankman-Fried ha presentato una nuova richiesta alla Corte Suprema delle Bahamas, come riportato venerdì da Reuters, che cita fonti vicine alla vicenda. La testata locale delle Bahamas Eyewitness News ha aggiunto che la Corte Suprema valuterà la richiesta di cauzione il 17 gennaio, anche se non cita fonti al riguardo.

La testata giornalistica inoltre ha riportato le affermazioni del Ministro degli Affari Esteri, Fred Mitchell:

“La questione FTX riguarda il fallimento di una impresa e la giurisdizione in cui ha avuto luogo non ha nulla a che fare con le accuse formalizzate, [e] quelle imprese alle Bahamas sopravviveranno malgrado la situazione.”

Prova e riprova

La nuova richiesta, arriva dopo che un giudice ha respinto la prima appena due giorni prima, martedì. Da allora, l’ex CEO ora caduto in disgrazia, sarà detenuto presso un carcere alle Bahamas fino all’8 febbraio, in attesa di sentenza sulla possibile estradizione verso gli Stati Uniti. Il magistrato che segue la vicenda, JoyAnn Ferguson-Pratt, ha negato la richiesta di arresti domiciliari per Bankman-Fried.

La situazione al momento non sembra essere delle più rosee, date le condizioni in cui pare versi la prigione in cui è detenuto SBF. Le condizioni del carcere Fox Hill erano già state descritte in un report redatto nel 2021 dal Dipartimento di Stato USA, e definite “dure”. I problemi citati erano il sovraffollamento, la mancanza di servizi igienici e le infestazioni di roditori all’interno delle aree comuni. Il Commissario per i Servizi Detentivi, Doan Cleare, sostiene però che le condizioni nel frattempo sono migliorate e che sono stati eseguiti interventi di recupero in gran parte delle strutture.

Bankman-Fried è stato arrestato alle Bahamas il 12 dicembre dopo che è stata formalizzata l’accusa di crimini finanziari. Il procuratore degli Stati Uniti del Distretto meridionale di New York gli ha imputato otto capi d’accusa che vanno dalla frode e cospirazione per l’uso dei fondi dei clienti. Se ritenuto colpevole di tutti i capi d’accusa, SBF rischia fino a 115 anni di prigione. A parte, pendono le accuse della Securities and Exchange Commission a carico di Bankman-Fried che avrebbe “orchestrato uno schema per frodare i finanziatori di FTX”. 

D’altra parte, John Ray III, il nuovo CEO di FTX ha rivelato che la nuova amministrazione ha “messo al sicuro oltre 1 miliardo di dollari in asset digitali dal rischio di furto o trasferimenti non autorizzati”.

Alle 11:30 di venerdì ora italiana, il token nativo di FTX, FTT, era scambiato a 1,31$, con un calo del 3,3% in un giorno e del 4,1% in una settimana. In totale, ha perso il 30% in 30 giorni e il 97% in un anno.

____

Leggi anche:

Segui Cryptonews Italia sui canali social