Sembrano app d’appuntamento ma celano pericolose truffe crypto

Marcello Bonti
| 2 min read

Cresce in Corea del Sud il numero di truffe che si servono delle app d’incontri per attirare le vittime su false piattaforme di mining di criptovalute.

Secondo la testata locale EDaily a scoprire l’aumento dei casi è stata la compagnia di sicurezza informatica Uppsala Security. Secondo quanto emerso dalle indagini, i truffatori creano falsi profili per attirare le vittime su false piattaforme di mining crypto.

Una volta adescate le vittime, si lascia loro credere che potranno ottenere enormi profitti finanziari con pagamenti settimanali o mensili grazie agli investimenti in hardware per il mining.

Le vittime vengono quindi convinte che i dispositivi per il mining si trovano in speciali centri dati all’estero, dove lavorano generando profitti “garantiti”.

L’amo è il solito. I truffatori millantano guadagni esorbitanti grazie a questi servizi di mining. E, con la promessa di una vita  felice e circondata dal lusso, adescano i malcapitati.

Si ripete il noto modello delle truffe online


Come in tutte le truffe che si rispettino i criminali spariscono col malloppo dopo aver convinto la vittima a versare il proprio denaro o le crypto sulla finta piattaforma di mining.

L’agenzia di sicurezza informatica sostiene che quasi un terzo di tutti i crimini collegati alle frodi crypto segnalati in Corea del Sud provengono ora dalle app di incontri con un aumento del 10% nel 2022.

Il 22% delle truffe in Corea del Sud, secondo l’agenzia, riesce a violare la sicurezza e compromettere le chiavi private delle vittime. Il 17% dei casi è rappresentato da finte offerte iniziali di monete (ICO) o falsi gruppi o chat sui social.

Un terzo delle truffe, la maggior parte, ha preso di mira i token Ethereum (ETH). I token con lo standard ERC-20 rubati rappresentano quasi il 30%, mentre le truffe di Bitcoin (BTC) solo il 17%.

I dati sono emersi dalle indagini su un campione di 500 casi di frode crypto.

Nuove frontiere della truffa online sulle app di incontri


Un ricercatore di Uppsala Security ha spiegato che:

“Le truffe legate alle app di incontri erano strutturate in modo da persuadere gli utenti a investire in un progetto falso. Ma di recente si sono trasformate e usano come esca il mining crypto per adescare le vittime sui siti di incontri. L’obiettivo è convincere le vittime ad aderire a un [falso] programma di mining”.

L’anno scorso, una donna è stata condannata a cinque anni di reclusione con l’accusa di aver drogato un uomo conosciuto su un’app di incontri a cui aveva rubato crypto dal suo wallet per un valore di 87.000$.

Lo scorso dicembre, un uomo giapponese è stato derubato da una donna straniera conosciuta su un’app di incontri e ha perso più di 90.000$. La donna lo aveva convinto a fare una serie di “investimenti in criptovalute”, ma è sparita poco dopo.

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