Sequestrati altri $700m a Sam Bankman-Fried dai conti con la Silvergate Bank

Marcello Bonti
| 2 min read
Fonte: Reuters
Fonte: Reuters

Nuove rogne per il fondatore dell’exchange FTX, Sam Bankman-Fried. Le autorità federali gli hanno  infatti confiscato beni per quasi 700 milioni di dollari. Il denaro era depositato su diversi conti in presso la Silvergate Bank.

Dai documenti ufficiali diffusi venerdì, emerge che i procuratori federali hanno sequestrato azioni Robinhood per un valore di circa 525 milioni di dollari, 94,5 milioni di dollari in contanti da un conto presso Silvergate Bank, oltre 7 milioni di dollari da altri conti Silvergate, quasi 50 milioni di dollari da un conto con la Moonstone Bank e altri beni da tre conti Binance.

Ne abbiamo già scritto, il Dipartimento di Giustizia USA ha sequestrato 56 milioni di azioni di Robinhood all’inizio del mese. Le cose però non sono affatto semplici, infatti le azioni sono di proprietà di Sam Bankman-Fried e del cofondatore di FTX Gary Wang attraverso una holding chiamata Emergent Fidelity Technologies e sono state acquistate con un prestito di Alameda Research, la compagnia di trading coinvolta nello scandalo.

Le azioni sono state contese da più parti, quattro per l’esattezza. Il lender crypto ora in bancarotta BlockFi, uno dei creditori di FTX, la nuova amministrazione di FTX che cerca di raccogliere i capitali da restituire ai clienti e ai finanziatori della piattaforma, e, ovviamente, le autorità governative USA.

Lo stesso Sam Bankman-Fried ha avanzato diritti su queste azioni. Secondo i legali, i titoli non si possono fare risalire a FTX e per questo non possono essere inclusi nel procedimento fallimentare. Inoltre, queste azioni servirebbero a SBF per sostenere le proprie spese legali.

Altri 101,5 milioni di dollari che fanno parte del bottino sequestrato, erano custoditi presso i conti della Silvergate Bank a nome di una sussidiaria dell’exchange alle Bahamas, FTX Digital Markets. Questi capitali sono stati sequestrati dalle autorità governative lo scorso 11 gennaio, come confermato dalla stessa banca.

Tra le altre cose, Silvergate ha inoltre rivelato che tanti clienti si sono affrettati a ritirare i propri depositi dopo il crack di FTX, cosa che ha determinato gravi perdite per la banca. I prelievi dei clienti hanno pesato per 8,1 miliardi di dollari e la banca ha dovuto vendere dei propri attivi non liquidi per onorare la richiesta, cosa che ha determinato una perdita di 718 milioni di dollari sulla vendita.

Inoltre il Dipartimento di Giustizia ha sequestrato circa 50 milioni di dollari da un conto di FTX Digital Markets presso Moonstone Bank, una banca digitale collegata all’amministrazione FTX. Appena ieri la banca aveva annunciato l’intenzione di abbandonare il comparto crypto e, visti i recenti sviluppi, di voler tornare a essere una “community bank”.

Infine, anche una serie di asset sono stati sequestrati da un conto presso Binance e due conti presso Binance.US.

Sono otto i capi d’accusa da cui SBF deve difendersi, che vanno dalla cospirazione all’uso illecito dei fondi dei clienti. L’ex CEO si è dichiarato non colpevole rispetto a tutti i capi d’accusa.

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