Skybridge Capital prevede che Bitcoin raggiungerà i 35.000 dollari quest’anno perché…

Sauro Arceri
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Fonte immagine: CNBC
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La società di investimento globale SkyBridge Capital scommette che il Bitcoin raggiungerà il livello di prezzo di 35.000 dollari entro la fine del 2023. 

Pur ammettendo che si tratta di una visione “eccessivamente rialzista”, il fondatore di SkyBridge Capital Anthony Scaramucci ha affermato che il recente rally delle criptovalute potrebbe procedere con ulteriore slancio grazie all’imminente “dimezzamento” del Bitcoin, un evento che avviene ogni 4 anni e che riduce della metà il numero di nuovi bitcoin rilasciati sul mercato.

“Se il Bitcoin tornasse a 35.000 dollari, SkyBridge avrebbe un anno straordinario”, avrebbe detto Scaramucci al Reuters Global Markets Forum di Davos, in Svizzera.

Storicamente parlando, il dimezzamento (halving) di Bitcoin è stato sempre seguito da periodi di aumento dei prezzi, poiché l’evento rallenta l’offerta di BTC sul mercato. Sebbene non sia possibile sapere con esattezza quando avverrà il prossimo halving, gli esperti sono convinti che il mese di maggio 2024 sia la data più probabile.

Tra tutte le diverse società di investimento attualmente operanti, SkyBridge è una delle poche ad aver investito in criptovalute, in particolare Bitcoin, Ethereum, Solana e altre. Dopo le perdite subite nel 2022, inoltre, La società prevede di investire nel mercato del credito strutturato per ottenere rendimenti nel corso del 2023.

“Il credito strutturato, i titoli garantiti da ipoteca, il debito delle carte di credito e i prestiti, sono di nuovo uno spazio interessante”, ha dichiarato Scaramucci. Fino allo scorso settembre, la sua società gestiva 2,2 miliardi di dollari, di cui 800 milioni di dollari in investimenti legati agli asset digitali.

In un’altra intervista alla CNBC, Scaramucci ha definito il 2023 un “anno di ripresa” per Bitcoin e ha previsto che la criptovaluta di punta potrebbe raggiungere i 50.000-100.000 dollari in due o tre anni. Scaramucci ha affermato che:

“Ci si assume un rischio se si crede nell’adozione [di Bitcoin]. Quindi se l’adozione sarà corretta, e credo che lo sarà, potrebbe facilmente diventare un asset da cinquanta o centomila dollari nel giro dei prossimi due o tre anni”.

Durante il fine settimana, le principali criptovalute hanno superato i livelli di resistenza chiave ed esteso la loro corsa. Bitcoin, la criptovaluta più grande del mondo, ha superato la soglia dei 21.000 dollari, mentre Ethereum è ormai vicina ai 1.600 dollari. Entrambe le monete hanno guadagnato circa il 20% nell’ultima settimana.

Sebbene un mix di fattori possa aver influito sul recente rally delle criptovalute, il mercato è riuscito a prendere slancio dopo che i nuovi dati pubblicati giovedì dal Dipartimento del Lavoro degli Stati Uniti hanno indicato un rallentamento dell’inflazione.

Come previsto, il tasso di inflazione annuale è sceso al 6,5% a dicembre, rispetto al 7,1% di novembre. Su base mensile, l’inflazione si è raffreddata dello 0,1%, rispetto all’aumento dello 0,1% del mese scorso. L’IPC core, che non tiene conto dei prezzi volatili di cibo ed energia, è sceso al 5,7% dal 6% di novembre.

Il calo dell’inflazione è solitamente considerato positivo per gli asset di rischio come le criptovalute, in quanto mette sotto pressione la Federal Reserve statunitense affinché rallenti i rialzi dei tassi. 

 

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