La Corea del Sud riconsidera il piano della tassazione cripto al 20%, anche la Russia vuole tassare i token

Tim Alper
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Il governo sudcoreano sta esaminando una proposta che potrebbe veder introdurre una tassa sulle criptovalute. Nel frattempo, il nuovo primo ministro russo Mikhail Mishustin sembra desideroso di vedere il governo adottare una legge fiscale sulle criptovalute entro la primavera del 2020.

Fonte: iStock/sefa ozel

Secondo l’agenzia di stampa Yonhap, il ministero delle finanze coreano sta attualmente elaborando un piano che vedrebbe la tassazione cripto nelle dichiarazioni delle imposte sul reddito. I guadagni verrebbero tassati ad un’aliquota del 20% circa, con le monete che dovranno essere classificate come "entrate diverse o varie" – come le vincite alla lotteria.

Il governo aveva precedentemente considerato di tassare le criptovalute in base alle leggi fiscali sulla proprietà. La differenza potrebbe essere cruciale, affermano gli esperti. Se le criptovalute fossero tassate ai sensi delle leggi sulla proprietà, i tribunali avrebbero maggiori probabilità di classificarle come "attività", con un valore negoziabile.

La classificazione "Altre entrate" non consentirebbe tale classificazione legale, e potrebbe indebolire ulteriormente il potere dei trader di criptovalute nel paese.

Seoul è sotto pressione e deve agire rapidamente dopo che le autorità fiscali hanno fatto la mossa senza precedenti di recapitare all’exchange leader del mercato della nazione, Bithumb , una tassa fiscale di 67 milioni di USD per le negoziazioni condotte dai suoi clienti non coreani. La mossa è stata controversa, e Bithumb ha dato inizio ad una sfida legale.

Nel frattempo, il Primo Ministro russo ha detto ai giornalisti che è "convinto che sia necessario tassare" le criptovalute ed ha affermato che è necessaria una "valutazione corretta delle conseguenze economiche dell’uso delle criptovalute".

Secondo Block-chain24, l’amministratore delegato dell’exchange di criptovalute Kick Ex , Anti Danilevski, ha dichiarato

“Credo che l’arrivo del nuovo primo ministro Mikhail Mishustin aumenti la probabilità che la Russia stabilisca più protezioni per gli [investitori] cripto e per le aziende.”

Considerati i ritardi, Mosca spera anche che la legislazione sulle criptovalute – comprese le definizioni legali di criptovaluta e le normative sul mining – passerà prima della sessione primaverile della Duma.