Il governo sudcoreano potrebbe introdurre una tassa sugli utili dalle criptovalute

Tim Alper
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Il governo sudcoreano potrebbe introdurre un’imposta sulle plusvalenze sui guadagni derivante dalle criptovalute e potrebbe svelare le sue proposte già dal prossimo mese.

Fonte: Adobe/Henning Marquardt

Secondo un report di Digital Today, il Ministero dell’Economia e delle Finanze della Corea del Sud sta seriamente prendendo in considerazione la possibilità di imporre lo stesso tipo di regole fiscali sui guadagni in criptovaluta di quelli che attualmente utilizza per tassare le vincite della lotteria e il reddito generato dal trading azionario.

Tali guadagni sono attualmente tassati su una scala mobile, ad un tasso compreso tra il 6% e il 42%.

Il ministero presenterà probabilmente eventuali modifiche che intende apportare alle leggi fiscali esistenti a luglio. Questi sarebbero poi stati sottoposti all’Assemblea nazionale a settembre e, se approvati, entrerebbero in vigore 12 mesi dopo.

Lo stesso comunicato stampa cita un portavoce del Ministero delle finanze affermare che "non sono stati ancora decisi dettagli specifici sulla tassazione dei proventi provvisori".

Come riportato in precedenza, gli organi governativi si sono conclusi il mese scorso con più discussioni sulle criptovalute e sembra che il ministero – così come altri – stiano ora rafforzando la loro decisione di introdurre una tassazione per gli utili legati alle criptovalute.

Tuttavia, Digital Today cita un insider del settore criptato anonimo dare un avvertimento che le proposte riguarderebbero il monitoraggio degli exchange, ma probabilmente riuscirebbero solo a rintracciare gli investitori con quantità molto elevate di criptoasset.

L’insider ha affermato che tassando i grandi guadagni semplicemente li "spingerebbe ad uscire dal mercato".