Due scenari in gioco per il crypto market nel 2023
Il fornitore di dati del crypto market CryptoCompare ha affermato in un nuovo rapporto che l’inflazione persistente, la politica monetaria più restrittiva o un’inversione di tendenza verso una riduzione dell’inflazione che porta le banche centrali a mantenere bassi i tassi sono tutti scenari che potrebbero avere un impatto sui mercati delle criptovalute nel 2022.
Scenario macroeconomico più probabile
Secondo il rapporto, che ha approfondito il punto di vista di CryptoCompare sull’ultimo anno e le prospettive per il 2022, lo scenario macroeconomico più probabile è che l’inflazione persista nel 2022, il che rende probabile che le criptovalute supereranno gli altri asset class. Inoltre afferma il rapporto che ciò potrebbe accadere, “mentre Bitcoin assume la sua posizione di riserva di valore anti-inflazionistica”.
Tuttavia, gli autori del rapporto hanno anche notato che uno scenario diverso e più ribassista potrebbe giocare un playout per il settore. In questo scenario, l’inflazione continua potrebbe costringere le banche centrali ad aumentare i tassi di interesse, il che potrebbe portare a deflussi dalle criptovalute e verso “classi di investimento più difensive”. Inoltre il rapporto afferma che questo vale anche per il mercato azionario, che bitcoin probabilmente seguirà man mano che diventerà “più istituzionalizzato”.
Scenario meno probabile
Successivamente, CryptoCompare ha affermato che lo scenario meno probabile, che rimane ancora una possibilità, è che le criptovalute si disaccoppiano dai mercati finanziari tradizionali a causa di fattori specifici del settore nascente. Ciò potrebbe essere guidato da cose come una vasta innovazione e un ecosistema in crescita che ha il potenziale per avere un impatto sui prezzi delle criptovalute indipendentemente dal contesto macroeconomico.
Inoltre, nel suo rapporto sulle prospettive per il 2022, hanno toccato la discussione su dove ci troviamo attualmente nel ciclo del mercato delle criptovalute, con molti partecipanti al mercato che sostengono che il mercato rialzista non sia finito, poiché non è stato visto ancora alcun “blow-off top”.
Il rapporto ha osservato che chi crede nei cicli di 4 anni – che sono più o meno in linea con il ciclo di dimezzamento di bitcoin – ha ragione sul fatto che il classico “blow-off top” deve ancora essere visto. Tuttavia, ha anche indicato chi sostiene che la teoria del ciclo è sbagliata e che i cicli passati sono semplicemente coincidenze. Sulla base di ciò, il rapporto afferma: “potrebbe essere il caso che le criptovalute siano attualmente in un mercato ribassista, dopo il suddetto calo di novembre e dicembre”.
Nel frattempo, il rapporto prevede che l’ecosistema della finanza decentralizzata (DeFi) diventerà più istituzionalizzato nel nuovo anno, proprio come le criptovalute tradizionali hanno visto una maggiore adozione da parte delle istituzioni nel 2020 e nel 2021, come illustrato da investitori veterani come Paul Tudor Jones che entrano in bitcoin.
Inoltre il rapporto afferma: “Ci aspettiamo che questa tendenza acceleri nei prossimi anni. Ci sono molti ottimisti al riguardo, il più famoso è il CEO di Ark Invest, Cathie Wood, che in ottobre ha affermato che “il passaggio delle istituzioni a Bitcoin… potrebbe aggiungere 500.000 USD al prezzo di Bitcoin se si spostassero intorno al 5 % [del loro portafoglio] nel tempo'”.
Adozione crypto nei mercati emergenti
Infine, CryptoCompare ha indicato l’adozione al dettaglio delle criptovalute nei paesi emergenti come un fattore chiave che guida l’asset class in avanti.
Ha affermato che si aspetta che i mercati emergenti in America Latina, Asia e Africa vedranno un tasso ancora più rapido di adozione delle criptovalute nel 2022, citando “terribili sfide economiche” e l’elevata inflazione in molti paesi in via di sviluppo.
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