Ucraina: mining di criptovalute selvaggio nascosto in una sartoria

Tim Alper
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A Kovel, una città dell’Oblast di Volyn situata nella zona nord-occidentale dell’Ucraina, durante un’ispezione della polizia è stato scoperto un “collegamento illegale a un generatore elettrico”. Il collegamento permetteva di consumare ingenti quantità di energia senza pagare. Il furto di corrente, come si è scoperto in seguito, serviva ad alimentare un’operazione illegale di mining di criptovalute.

La proprietaria della sartoria usata come facciata dell’operazione, Alla Dieneka, è stata quindi condannata dal tribunale di Kovel a pagare un risarcimento danni al fornitore di energia elettrica, la compagnia Volenoblenergo. Il risarcimento ammonta a oltre 11.500 dollari, ai quali si aggiungono ulteriori 200 dollari a copertura delle spese processuali.

Come hanno fatto i minatori illegali di criptovalute a bypassare il contatore?

Secondo le testimonianze ascoltate durante l’udienza, gli agenti di polizia hanno scoperto che gli operatori illegali erano stati in grado di accedere ai circuiti di un trasformatore smontando il coperchio in plexiglass e scollegando una serie di fili dell’unità. Successivamente hanno proceduto a collegare le unità elettriche alla rete bypassando il contatore del negozio, cosa che ha permesso loro di fruire dell’elettricità senza che venisse contabilizzata dalla ditta fornitrice.

La corte ha stimato che sono almeno 51 le persone complici nell’operazione di mining illegale; intere sezioni del negozio di sartoria erano state riadattate per ospitare i computer connessi a Internet e altre apparecchiature tecnologiche in grado di eseguire le complesse operazioni necessarie a convertire l’elettricità in criptovalute. La titolare del negozio, Alla Dieneka, si è dichiarata colpevole delle accuse e con tutta probabilità non cercherà di appellarsi al verdetto nonostante sia nel pieno diritto di farlo.

La posizione del governo ucraino nei confronti delle criptovalute

L’Ucraina si trova al terzo posto nella lista dei Paesi a maggior adozione di criptovalute; del resto il governo ucraino ha sempre espresso pareri favorevoli in merito e si è anche prodigato per creare un progressivo sistema di regolamentazione del settore.

Le criptovalute sono adoperate in Ucraina anche come strumento per raccogliere fondi da destinare al confronto militare contro la Russia, di conseguenza le operazioni di mining non sono considerate illegali. Il mese scorso, inoltre, la Banca Nazionale Centrale dell’Ucraina ha pubblicato una bozza di concetto per una UAH digitale, con la speranza che possa essere utilizzata per facilitare i pagamenti al dettaglio in moneta elettronica. Questo stato di cose, però, non impedisce alla polizia ucraina di perseguire coloro che si dedicano al mining di criptovalute in modo clandestino, compiendo reati come il furto di energia elettrica.

 

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