Una delle maggiori società di mining di bitcoin ha presentato istanza di fallimento

Ruholamin Haqshanas
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Fonte: AdobeStock / phonlamaiphoto

Presa tra due fuochi, con il crollo dei prezzi delle criptovalute da un lato e la repentina impennata subita dai prezzi dell’energia dall’altro, una delle più grandi società di mining di Bitcoin, Core Scientific, ha presentato istanza di fallimento diventando così l’ultima delle vittime eccellenti di questo inverno delle criptovalute.

L’azienda, che ha sede nello stato del Texas, ha presentato l’istanza di protezione dal fallimento nella giornata di ieri, mercoledì 21 dicembre, secondo quanto previsto dal famoso capitolo 11 della legge fallimentare degli Stati Uniti. Le note di deposito della Core Scientific indicano che la società ha un attivo da 1 a 10 miliardi e un passivo da 1 a 10 miliardi.

Il fallimento è stato attribuito a un debito mai pagato di 7 milioni di dollari contratto da Celsius Network, una società di prestiti in criptovaluta in bancarotta, che in concomitanza con il crollo dei prezzi delle criptovalute e l’aumento del costo dell’energia ha dato il colpo di grazia definitivo alla società di mining texana.

Nelle dichiarazioni in tribunale, Core Scientific ha affermato di aver subito una perdita netta di 434,8 milioni di dollari nel solo trimestre da luglio a settembre 2022, e di avere soltanto 4 milioni di dollari di liquidità al momento in cui ha presentato l’istanza di fallimento. La società aveva anche rivelato di essere a conoscenza della situazione fallimentare già dal mese di ottobre.

L’attività di mining richiede mostruosi quantitativi di energia elettrica

Core Scientific era dedita all’estrazione di criptovalute proof-of-work, come Bitcoin, si tratta però di un processo che richiede apparecchiature costose che assorbono un notevole quantitativo di energia. La società possedeva diversi data center sparsi in tutto il Paese, ognuno dei quali era zeppo di computer destinati all’elaborazione delle equazioni matematiche necessarie a convalidare i dati delle transazioni sulla blockchain e, di conseguenza, a creare nuovi token come ricompensa.

A metà del 2021 Core Scientific aveva ottenuto una valutazione record di 4,3 miliardi di dollari, quando la società è diventata pubblica attraverso una SPAC, ovvero un veicolo di acquisizione per scopi speciali. Tuttavia la capitalizzazione di mercato era scesa a soli 78 milioni alla fine delle negoziazioni di martedì, facendo segnare un calo delle azioni di oltre il 98% nel corso dell’ultimo anno.

A parte Core Scientific, attualmente ci sono anche altre società di mining di criptovalute che navigano in cattive acque a causa della recessione del mercato. Argo Blockchain, Iris Energy e Greenidge Generation sono solo alcune tra le aziende più importanti che in questo momento si trovano ad affrontare problemi finanziari.

L’Annus Horribilis delle criptovalute

Il 2022 è stato un anno nero per il settore delle criptovalute, che ha perso oltre un trilione di dollari di valore. Al crollo dei prezzi hanno contribuito anche l’aumento dei tassi di interesse e i timori di una recessione economica.

Il crollo del mercato delle criptovalute ha poi innescato una sorta di effetto domino, causando una serie di collassi a catena. I primi a cadere sono stati l’hedge fund di criptovalute Three Arrows Capital e poi, come accennato in precedenza, la società di prestiti in criptovaluta Celsius Network. Il colpo più grande, però, è arrivato quando FTX, la terza agenzia di exchange più grande al mondo, ha presentato istanza di fallimento secondo la normativa del capitolo 11 il mese scorso.

L’ex CEO e fondatore di FTX, Sam Bankman-Fried, è stato arrestato alle Bahamas agli inizi di dicembre dopo che i pubblici ministeri statunitensi hanno formalmente presentato accuse penali nei suoi confronti.

Le forze dell’ordine del distretto meridionale di New York hanno incriminato SBF per otto capi d’accusa penale, tra cui frode telematica e cospirazione mediante uso improprio dei fondi dei clienti. In separata sede anche la Securities and Exchange Commission (SEC) ha accusato SBF di “orchestrare un piano per frodare gli investitori azionari in FTX”.

 

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