Impianto di Bitcoin mining costretto a chiudere in Canada
Le lamentele per il rumore dei residenti di una ricca comunità immobiliare nella provincia di Alberta in Canada hanno portato ad un’indagine durata mesi che ha rivelato un impianto di Bitcoin mining sprovvisto di approvazione e che ora è costretto a chiudere.
Fonte: Link Global Technologies / Twitter
La società dovrà ottenere l’autorizzazione
Link Global, con sede a Vancouver, è il nome della società che ha stabilito l’operazione, ha riferito CBC. È stato ordinato dalla commissione dei servizi pubblici dell’Alberta di chiudere due impianti fino a quando non presenterà prove di essere autorizzati a operare, ovvero fino a quando la società non dimostrerà di aver ottenuto l’autorizzazione ai sensi della legge sulla protezione dell’ambiente dell’Alberta o che non è richiesta alcuna autorizzazione di conferma.
Tuttavia, Link Global ha sostenuto che ciò costerebbe il lavoro ai locali, oltre a far sì che le infrastrutture petrolifere e del gas in cui opera rimangano inattive ancora una volta.
L’indagine che ha portato alla scoperta della mining farm è iniziata con le lamentele dei residenti insonni di un piccolo quartiere situato a meno di un chilometro di distanza. Queste persone hanno dichiarato di non essere state consultate prima della creazione della struttura.
Oltre ai vicini, nemmeno la contea o l’Alberta Utilities Commission (AUC) sono state informate – quindi quest’ultima non avrebbe potuto fornire l’approvazione, né assicurarsi che l’azienda soddisfacesse le condizioni pertinenti, come la generazione di energia solo per uso proprio dell’azienda e dimostrare che l’impianto non ha effetti negativi sulle persone o sull’ambiente.
A quel tempo, l’impianto funzionava a pieno regime, con i lavori iniziati nell’agosto 2020. Link Global aveva installato nel sito quattro generatori di gas da 1,25 MW, secondo l’articolo, che estraevano energia da un pozzo di gas naturale dormiente di proprietà della società MAGA Energy con sede a Calgary.
Nel giugno di quest’anno, la società ha finalmente ammesso di non aver notificato o consultato le parti interessate locali, affermando di “non essere a conoscenza dei requisiti legali e normativi”.
“L’impianto di mining può fornire beneficio ambientale”
Alberta ha quasi 200.000 pozzi di petrolio e gas dormienti o abbandonati, spesso perché non sono più economicamente sostenibili, e nonostante le preoccupazioni ambientali sollevate sul mining di Bitcoin, Stephen Jenkins, CEO di Link Global, ha affermato che l’operazione può fornire un beneficio ambientale in quanto è “utilizzo di energia sottoutilizzata o inutilizzata” e “riattrezzamento e riassegnazione dell’infrastruttura esistente”.
La società ha affermato che per ogni 10 MW di potenza, può generare circa 1,2 BTC al giorno. Ma se non riesce a trovare una soluzione con l’AUC, Jenkins ha detto che sposterà l’operazione in un altro sito in Alberta, Saskatchewan o B.C.
L’ordine di chiusura è arrivato, tuttavia, e la società dovrà anche pagare una multa di 50.000-75.000 CAD (39.600-59.500 USD), ridotta fino al 50% perché Link Global ha ammesso di aver infranto le regole.
La società prevede di presentare la documentazione per dimostrare che il loro impianto a Kirkwall in Alberta soddisfa i requisiti provinciali sulle emissioni per mantenerlo in funzione.
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