Un’ondata di trading abbatte il prezzo di BNB sotto i 300$. Quali prospettive?

Marcello Bonti
| 4 min read

In calo il prezzo di Binance Coin dopo la formalizzazione delle accuse della SEC contro la sede americana del maggiore exchange, per molti trader il punto di riferimento per trovare crypto su cui investire. Nelle 24 ore il calo si assesta ed è dello 0,03%, mentre ieri è crollato dell’8%. Il token al momento è scambiato intorno a 277$.

Questo prezzo rappresenta un calo del 9,82% nell’ultima settimana e del 12,53% negli ultimi 30 giorni.

Binance adesso deve affrontare le pesanti accuse dell’autorità di vigilanza sui mercati USA, la SEC che accusa Binance di 13 reati, tra cui la vendita di titoli non registrati e l’utilizzo di fondi dei clienti. Si prospettano nuovi ribassi per BNB nei prossimi giorni, settimane e mesi.

Se invece Binance riuscirà a organizzare una solida difesa contro le nuove accuse, ma bisogna tenere conto che anche l’autorità sui mercati delle materie prime, la CFTC, ha citato in giudizio l’exchange con accuse simili.

Insomma, BNB non poggia su solide basi al momento.

Il volume di trading di Binance Coin di 1,5 miliardi di dollari impatta negativamente su BNB. Cosa succederà adesso?


Sul piano tecnico, gli indicatori di BNB in questo momento sono favorevoli. In condizioni normali ci si potrebbe aspettare un rimbalzo dal momento che il token è in ipervenduto.

fonte TradingView

L’indice di forza relativa della moneta (viola) è sceso ieri sotto 20, a segnalare l’intensa attività di vendita. Nel frattempo il volume del trading ha superato 1,5 miliardi di dollari.

Inoltre, la media mobile a 30 giorni di BNB (gialla) è scivolata molto al di sotto della media a 200 giorni (blu) e potrebbe continuare a scendere ancora per diversi giorni.

In teoria, il calo dovrebbe toccare prima o poi il fondo e da qui la criptovaluta potrebbe iniziare a riprendersi. Ipotesi supportata dai recenti rialzi rispetto alle giornate di ieri e di lunedì quando è stata diramata la notizia delle accuse.

È chiaro che in queste condizioni è necessario interpretare i segnali di vendita come il risultato delle accuse che la SEC ha rivolto alla compagnia e non a un’attività ciclica di sell-off.

Le accuse a carico di Binance


L’autorità di vigilanza statunitense ha accusato Binance e il suo fondatore, Changpeng “CZ” Zhao, di 13 violazioni, molte delle quali rispecchiano le accuse simili mosse lo scorso marzo dalla CFTC, la Commissione di vigilanza sui mercati delle commodity USA.

Con un comunicato ufficiale la SEC ha formalizzato i capi d’accusa che includono: “gestione di exchange, broker-dealer e agenzie di clearing non registrati; falsa rappresentazione dei controlli sul trading e della supervisione sulla piattaforma Binance.US; offerta e vendita non registrata di titoli”.

Sulla scia del crollo di FTX di novembre, una delle accuse più gravi è quella rivolta a “Zhao e Binance, i quali esercitano il controllo sugli asset dei clienti delle piattaforme”, il che consente loro di dirottare i fondi degli utenti e di utilizzarli “a loro piacimento”.

Le frequenti accuse di compravendita di titoli non registrati pesano anche su BNB e la “cosiddetta stablecoin” Binance USD (BUSD), oltre a vari prodotti di prestito basati su criptovalute e servizi di staking.

L’insieme di queste accuse è piuttosto articolato e spiega il motivo del crollo repentino di BNB in questi giorni.

D’altra parte, Binance si è schierata con forza contro le accuse, con una risposta ufficiale in cui si afferma che “qualsiasi affermazione secondo cui gli asset degli utenti sulla piattaforma Binance.US siano mai stati a rischio è semplicemente sbagliata”.

Altro aspetto da notare, almeno per ora non c’è stata una corsa agli sportelli su Binance. Secondo i dati condivisi da CryptoQuant c’è persino stato un leggero aumento dei depositi nelle ore successive alla notizia.

Insomma, non mancano i segnali di una possibile ripresa per BNB nel medio o lungo termine, anche se nei prossimi giorni potrebbero essere fatali.

 

 

Le criptovalute sono altamente volatili e non regolamentate. Nessuna tutela del consumatore. Potrebbe essere applicata una tassa sugli utili.

Altcoin senza carichi legali


Anche se BNB potrebbe registrare un’eventuale ripresa, non è detto che avvenga presto, il che lascia i trader in cerca di alternative.

Per fortuna, ci sono diverse nuove altcoin sul mercato che offrono la possibilità di un rally superiore alla media. Diversi token in prevendita sembrano essere promettenti.

Uno di questi è ecoterra, una piattaforma di per facilitare il riciclo dei rifiuti domestici sviluppata su Ethereum che ha raccolto oltre 4,8 milioni di dollari nella prevendita del suo token nativo ECOTERRA.

Una volta lanciata nel 2023, la piattaforma di Ecoterra premierà i suoi utenti tramite ECOTERRA e NFT, per il riciclo dei rifiuti domestici presso i punti convenzionati.

La piattaforma premierà anche per l’uso di energia rinnovabile, mentre il comportamento ecologico sarà incentivato grazie alla presenza di un marketplace per la compravendita di crediti di carbonio in formato NFT.

Per ulteriori informazioni su come acquistare il token Ecoterra, è possibile consultare la guida passo passo.

 

 

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